Dopo le criptovalute, Caffè Barbera si affida a Blockchain per validare l’impatto positivo della supply chain

Il torrefattore del caffè più antico d’Italia abbraccia le possibilità offerte dalla tecnologia blockchain per mostrare e dimostrare ai consumatori tutto l’impegno e il lavoro che c’è dietro una tazza di caffè di alta qualità

Pubblicato il 01 Dic 2021

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Poco tempo fa aveva offerto ai propri clienti la possibilità di acquistare il caffè anche in criptovalute sull’e-commerce Caffebarberashop.com, grazie alla collaborazione con Algorand & BleumiPay. Oggi Caffè Barbera, la più antica torrefazione d’Italia, continua il processo d’innovazione tecnologica messo in campo per garantire una piena e completa tracciabilità e trasparenza del proprio processo di supply chain attraverso la tecnologia blockchain e, tra i primi a sperimentarlo, in modo completamente decentralizzato rispetto all’intera filiera.

Un passo importante operato dallo storico marchio napoletano con una fortissima propensione all’innovazione di un prodotto tradizionale, grazie anche a una giovane generazione dirigenziale in grado di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e rinnovare il proprio posizionamento su un mercato dove fiducia e sicurezza diventano criteri di scelta al pari con gli aspetti legati ai valori di eticità e sostenibilità.

Elio Barbera, Managing Director di Caffè Barbera, aggiunge: “Grazie all’implementazione di un protocollo blockchain decentralizzato in grado di validare la nostra filiera e dimostrare ai nostri consumatori il lungo viaggio del caffè, dalla piantagione alla tazzina, abbiamo posto l’accento su un aspetto per noi fondamentale: rendere noto a tutti l’impatto positivo che una politica condivisa tra tutti gli attori della filiera può avere sulla società e sull’ambiente.”

Fiducia e sicurezza, eticità e sostenibilità: i valori che la Blockchain assicura a Caffè Barbera

A sostenere il processo di tracciabilità e trasparenza della supply chain di Caffè Barbera attraverso il protocollo blockchain, ci pensa Trackgood, software house Neo Zelandese supportata da NEM Ventures, semplice da usare che consente a chiunque di prendere visione e consapevolezza sulla catena di approvvigionamento del prodotto, progettato per potenziare la sostenibilità dell’intero sistema che contribuisce alla produzione del prodotto finale.

John Hussey, Founder di Trackgood, dichiara: “Il 96% dei consumatori è convinto che i prodotti provenienti da fonti sostenibili e realizzati secondo principi etici possano davvero fare la differenza per il pianeta. E l’88% di questi desidera che i brand facciano la loro parte per rendere queste informazioni accessibili e a portata di mano. Una sfida che Caffè Barbera ha raccolto insieme a noi e che siamo certi potrà apportare ulteriore valore al lavoro che lo storico marchio porta avanti con passione e serietà da oltre 150 anni”.

Da oggi in poi, scannerizzando un semplice QR Code con il proprio smartphone, sui prodotti Miscela Clean Cup, Blue Baron Java ed Etiopia Sidamo, è possibile scoprire i luoghi e i volti di chi si prende cura della buona riuscita del prodotto: immagini della piantagione e i profili degli agricoltori, i certificati di qualità, numeri di lotto e documenti di viaggio, saranno caricati sfruttando le potenzialità di un app mobile in cui verranno condivise, in tempo reale e in totale autonomia, tutte la fasi della lavorazione, dal caffè crudo fino alla tazzina.

Informazioni pubbliche e certificate, senza possibilità di contraffazione grazie al protocollo blockchain adottato, che saranno validate tramite un hash crittografico che ne confermerà l’autenticità. Nei prossimi mesi, tutti gli altri prodotti Caffè Barbera avranno ognuno il proprio QR Code. Uno sforzo apprezzato e condiviso anche dai principali marketplace verticali europei come aromatico.de, roastmarket.de, koffiecentrale.nl, dekoffieboon.be e kavapraha.cz che offriranno grande visibilità all’iniziativa.

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