Analisi di mercato

Food&Beverage: 5 prospettive per il 2024



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Mark Lynch, socio di Oghma Partners, presenta i trend chiave del comparto: evoluzione delle aspettative dei consumatori, aumento salariale e dei costi, costi di finanziamento, tensioni commerciali con l’UE e fallimento degli alimenti a base vegetale

Pubblicato il 11 gen 2024



agrifood

Quali sono le prospettive per l’industria alimentare e delle bevande nel 2024? Mark Lynch, Socio di Oghma Partners, ne mette in luce cinque, in un’analisi che delinea il trend del comparto per l’anno appena iniziato. Eccole

Le aspettative dei consumatori

Nel 2023, un gran numero di imprese nell’ambito alimentare e delle bevande ha visto un incremento dei profitti, grazie a una dura competizione nel 2022, seguita da una ripresa dei prezzi e da un equilibrio volume/prezzo generalmente favorevole. Si è verificato anche un calo dei costi che ha reso più roseo il panorama dei margini. Proiettandoci verso il 2024, prevediamo che la pressione sui consumatori si intensifichi nel Regno Unito, con l’aumento dei costi ipotecari e degli affitti record che influenzano la domanda. Questa tendenza si è già manifestata con la diminuzione delle riserve di prodotti di alta qualità (come gli alcolici) e con la riduzione del consumo di vari prodotti, oltre al passaggio dal brand al marchio privato e all’abbandono dei rivenditori meno sensibili ai costi in favore di offerte e assortimenti più orientati al valore.

Aumento salariale e costi

L’aumento salariale dovrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo nel 2024. Il salario minimo subirà un incremento del 9,8% ad aprile, esercitando una pressione ascendente su tutto il settore alimentare, dove molti costi del lavoro seguono l’andamento del salario minimo. Attualmente si stima che i costi delle materie prime rimarranno sostanzialmente stabili o in diminuzione, con una o due eccezioni. Nel complesso, tuttavia, prevediamo un contesto relativamente neutro per i costi dei fattori produttivi delle materie prime nel 2024. È quindi probabile che la direzione aziendale si focalizzi sui costi del lavoro e, in combinazione con le problematiche relative alla disponibilità di manodopera, potrebbe emergere un rinnovato interesse negli investimenti in capitale per ridurre l’uso di manodopera in tutto il settore.

I costi di finanziamento restano alti

Mentre i mercati obbligazionari cominciano a credere che la lotta contro l’inflazione sia stata vinta, i banchieri centrali sembrano mantenere un atteggiamento più prudente. Anche se nel 2024 potremmo vedere qualche segnale di riduzione dei tassi d’interesse, questi tagli potrebbero essere relativamente limitati e retroattivi, quindi difficilmente capaci di influire significativamente sul costo dei finanziamenti durante l’anno. I tassi elevati hanno ripercussioni sulle valutazioni del mercato azionario per le aziende alimentari quotate e sui prezzi di vendita per le aziende in uscita. Non prevediamo quindi un incremento sostanziale dei multipli pagati per le aziende in vendita nel 2024 rispetto al 2023 o al 2022.

Persistenza e intensificazione degli scambi commerciali conflittuali con l’UE

È probabile che le tensioni sulle esportazioni con l’UE persistano nel corso dell’anno, tuttavia il governo si è finalmente impegnato a introdurre controlli reciproci che riguardano la certificazione sanitaria e i controlli sanitari e fitosanitari (SPS) su tutti i prodotti agroalimentari provenienti dall’UE. Questi controlli saranno implementati gradualmente. Questa introduzione ha il potenziale per incrementare i costi e interrompere le catene di approvvigionamento. In ultima analisi, riteniamo che un nuovo governo laburista cercherà di risolvere la questione rientrando nel regime fitosanitario dell’UE, il che sarebbe un sollievo per l’industria alimentare del Regno Unito e dell’UE ed è altamente improbabile che possa influenzare gli elettori favorevoli alla Brexit.

Il fallimento degli alimenti a base vegetale

Il 2023 ha assistito a un notevole sconvolgimento nel mercato degli alimenti a base vegetale con la riduzione delle linee di prodotti, la diminuzione dei consumi e il fallimento delle aziende del settore. Nel 2024 è probabile che le ripercussioni continuino, permettendo ai leader della categoria e del settore di riposizionarsi per la crescita futura. Un assortimento più snello e una particolare attenzione al marketing, alla comunicazione con il consumatore, ai prezzi e alla qualità dei prodotti dovrebbero contribuire a riportare il settore in linea con le aspettative e le richieste dei consumatori.

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