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RSE, ENEA e CREA insieme per la ricerca nel settore energetico



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Un accordo di collaborazione per promuovere la sostenibilità tecnica, ambientale, economica e sociale nel settore agro-energetico e contribuire alla decarbonizzazione del sistema produttivo ed economico

Pubblicato il 18 dic 2023



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L’accordo di collaborazione tra RSE, ENEA e CREA rappresenta un segnale importante nel campo della ricerca e sviluppo per il settore energetico, con una particolare attenzione agli studi per la produzione e per il consumo di energia.

L’intento di questa operazione è quello di coniugare le questioni legate all’energia e all’agricoltura, al fine di promuovere la sostenibilità tecnica, ambientale, economica e sociale.

Il settore agro-energetico, grazie alle sue peculiarità intrinseche, si configura come un elemento chiave per l’economia nazionale e sarà chiamato a dare il suo contributo alla decarbonizzazione del sistema produttivo ed economico per arrivare a creare le condizioni per una produzione sostenibile grazie alla diffusione di energie rinnovabili.

Biocarburanti, biometano e agrivoltaico

Il protocollo d’intesa è stato firmato da Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE, Giorgio Graditi, Direttore Generale dell’ENEA e Mario Pezzotti, Commissario Straordinario del CREA.

Tra i temi centrali della collaborazione si annoverano l’agrivoltaico, i processi termochimici, biologici e biotecnologici per la trasformazione energetica delle biomasse, la produzione di biocarburanti avanzati e idrogeno e l’efficientamento energetico delle filiere agricole e agroalimentari.

Un approccio olistico per liberare il potenziale inespresso delle bioenergie

Franco Cotana ha sottolineato che “I biocarburanti, il biometano, la legna e i suoi derivati rappresentano circa il 50% di tutte le energie rinnovabili prodotte nel nostro Paese”. Ha inoltre aggiunto che “le bioenergie hanno un potenziale sostenibile ancora inespresso in Italia che potrebbe consentire un raddoppio delle attuali produzioni. Le agro-energie e il bioidrogeno rappresentano uno dei settori più promettenti per la ricerca e le tecnologie della decarbonizzazione nei prossimi anni. Per affrontare queste sfide, è necessario un approccio olistico e circolare che l’accordo firmato permetterà di sviluppare pienamente”.

L’importanza di mettere a sistema competenze e green skill

Giorgio Graditi ha evidenziato come “gli eventi globali recenti, dalla pandemia alla crisi energetica, all’instabilità degli approvvigionamenti, hanno messo in luce l’importanza dei vettori energetici sostenibili, in tutte le possibili forme, nei settori della produzione, dei servizi e degli usi finali. Con la firma del Protocollo di Intesa si intende mettere a sistema competenze, green skill ed esperienze multi-interdisciplinari per contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione e allo sviluppo di modelli di filiere agro-energetiche sostenibili”.

A fianco delle PMI verso la transizione energetica

Infine, il Prof. Mario Pezzotti ha dichiarato: “Il nostro ente di ricerca può fornire la conoscenza delle pratiche agricole, della struttura delle aziende, del loro livello tecnologico e dei loro consumi, così come delle loro prospettive di innovazione e delle barriere che ne impediscono gli investimenti. Verranno individuati casi di eccellenza che possano costituire un incoraggiamento per le piccole e medie imprese che spesso richiedono un opportuno percorso di accompagnamento e di supporto nel percorso verso la transizione energetica”.

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