La cantina si dà all’e-commerce: 3mila bottiglie vendute in sei ore

L’esperienza di Cantine Rossella: l’investimento nel commercio elettronico in partnership con Zero Pixel ha dato subito buoni esiti. Carlo Vanni: “Il risultato è andato ben oltre ogni aspettativa”

Pubblicato il 08 Apr 2020

bottiglie

L’emergenza coronavirus può essere una buona occasione per trasformare il proprio business all’insegna del digitale. E’ quanto successo a Cantine Rossella, azienda agricola di Santa Maria della Versa, in provincia di Pavia, che nell’arco di sei ore dall’apertura del proprio negozio online, in collaborazione con Zero Pixel,  ha registrato grazie all’e-commerce la vendita record di tremila bottiglie. “È stata una sorpresa – spiega Carlo Vanni, direttore commerciale dell’azienda – Il risultato è andato ben oltre ogni aspettativa, permettendoci di ampliare i canali di vendita e il portafoglio clienti”.

“Cantine Rossella è una piccola realtà dell’Oltrepò Pavese che arriva a produrre circa 200 mila bottiglie all’anno con le tradizionali etichette della zona e che nella sua storia ultracentenaria non ha mai voluto rinunciare ad un elemento: la passione – continua Vanni – Il passaggio al digitale era già in programma. Le difficoltà dell’attuale momento storico hanno imposto di rivedere strategie e accelerare un po’ i tempi. Così, dopo 20 anni siamo un po’ come ripartiti da zero nella strategia commerciale”. 

“L’offerta proposta ha trovato un sorprendente riscontro – sottolinea Marco Daturi, managing partner di Zero Pixel – In sole 6 ore sono andate esaurite le scorte di Gutturnio 2018, una bottiglia che è stata proposta in abbinamento con Ventesimato, una bollicina delle Cantine Rossella. Di entrambe le etichette sono state vendute 1.500 bottiglie in un’area prevalentemente concentrata sulla provincia di Milano”.

“Abbiamo saputo coniugare il nuovo strumento digitale, quanto mai adatto a questo momento, con la capillarità di comunicazione che ci ha da sempre contraddistinto, grazie anche all’alto livello professionale di chi si relaziona con i nostri clienti; sono profondi conoscitori del prodotto e tra loro vi sono anche due sommelier – spiega ancora Vanni – Gli addetti alle consegne, che oggi svolgono un lavoro particolarmente importante, sono nostri dipendenti; attraverso di loro possiamo garantire continuità rispetto alla personalizzazione e all’attenzione del customer care”. “La nostra clientela è per la maggior parte over 50 – aggiunge il manager – è questa una generazione che già da un po’ di anni si sta sempre più aprendo agli strumenti digitali. E le limitazioni imposte in questo periodo di emergenza hanno dato una spinta ulteriore a questa transizione”.

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