Anche il settore del frozen food si affida alla Blockchain per la tracciatura della filiera produttiva e quindi garantire trasparenza e sicurezza ai consumatore. E’ una delle aziende italiane più conosciute nella vendita dei surgelati, Bofrost che introduce questa novità. Ha infatti scelto di adottare la soluzione EY OpsChain Traceability, la tecnologia basata su Blockchain Ethereum, che registra la storia del prodotto passo dopo passo e la rende accessibile a tutti, grazie al QR code sulle confezioni.
In questo modo, fornisce all’azienda una soluzione completamente digitale per verificare l’operato dei fornitori, valorizzare i controlli di filiera e monitorare l’intera supply chain, dalla materia prima alla consegna del prodotto al consumatore finale, assicurandone il più alto rispetto degli standard di trasparenza e garanzia di qualità.
Allo stesso tempo, consegna nelle mani del cliente un QR code che, inquadrato con lo smartphone o inserito sul sito, consente di accedere alla storia dei prodotti che acquista e quindi verificare tutte le fasi di lavorazione a cui sono stati sottoposti, dalle origini all’arrivo nel piatto.
«La Blockchain funziona come un “notaio virtuale” che registra ogni passaggio della catena produttiva in maniera inalterabile. Tutti dati che Bofrost rende accessibili in totale trasparenza: scansionando il QR code sulla confezione, si potrà vedere la storia del prodotto direttamente sullo smartphone. Così i consumatori potranno fare scelte d’acquisto consapevoli, basate su informazioni verificabili riguardo l’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti» spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin
Le prime confezioni tracciabili con la Blockchain saranno disponibili a partire dall’inizio di luglio e sono due i prodotti selezionati per questo primo lancio: Filetti di Merluzzo Nordico e Spicchi di Cuore di Carciofo.
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