Infrastrutture

Data Center, Vertiv pubblica il Responsible Business Report 2023



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L’azienda vara il modello “One Vertiv, One World” con l’obiettivo di puntare a un business green e assicurare ai dipendenti un luogo di lavoro sicuro e inclusivo. Il ceo Giordano Albertazzi: “Consentiamo ai clienti di mettere in campo iniziative di AI con prestazioni elevate e un minore impatto ambientale”

Pubblicato il 19 set 2024



Giordano Albertazzi Vertiv

Sostenere la tutela dell’ambiente e promuovere un luogo di lavoro sicuro, inclusivo e impegnato nella gestione del business in modo responsabile. Sono questi gli obiettivi del modello aziedale “One Vertiv, One Word”, presentato da Vertiv in occasione della pubblicazione del proprio Responsible Business Report per il 2023.

Nel bilancio di sostenibilità la multinazionale specializzata in data center e nella fornitura di soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e le soluzioni di continuità, illustra i progressi compiuti nel corso dell’anno: “Proseguiamo a impegnarci per essere responsabili nel contesto globale e aziendale, fornendo al contempo prodotti e servizi che aiutino i clienti a perseguire i propri obiettivi di sostenibilità ambientale – spiega Giordano Albertazzi, ceo di Vertiv – Con la rapida crescita della domanda di AI in tutto il mondo, come Vertiv stiamo offrendo prodotti, sistemi e servizi per le infrastrutture che consentono ai clienti di promuovere le proprie iniziative di AI con prestazioni elevate e un minore impatto ambientale”.

Soluzioni di raffreddamento e acquisizioni

Per ridurre l’impatto ambientale delle tecnologie di raffreddamento Vertiv ha introdotto soluzioni a a liquido ad alta efficienza, utilizzando al contempo refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale. Con l’acquisizione di CoolTera, inoltre, l’azienda ha ampliato il proprio portfolio di tecnologie avanzate rafforzandosi sul mercato del thermal management.

Sistemi di accumulo energetico e microgrid

Il nuovo sistema di accumulo di energia a batterie (Bess) è stato progettata per aumentare la resilienza operativa attraverso una gestione più efficiente dell’energia, e consente l’integrazione di risorse energetiche alternative distribuite, come pannelli solari, turbine eoliche e celle a combustibile a idrogeno rinnovabili.

Con l’utilizzo di queste tecnologie sarà possibile ridurre le emissioni di CO2 senza penalizzare l’affidabilità, come è possibile verificare nel Customer Experience Center inaugurato dall’azienda in Ohio e che sfrutta sia i pannelli solari che le celle a combustibile a idrogeno come fonti energetiche alternative.

Legno al posto dell’acciaio nei data center

Per creare soluzioni modulari prefabbricate più sostenibili nel campo dei data center Vertiv sta inoltre iniziando a prevedere l’utilizzo del legno al posto dell’acciaio come compenente strutturale, grazie alla tecnologia TimberMod. Una scelta che consente di ridurre al minimo l’impiego di risorse e l’impronta di CO₂ del prodotto rispetto alle alternative “classiche”.

La guida alla sostenibilità

A disposizione dei clienti, spiega l’azienda nel report, Vertiv ha messo una versione rinnovata della sua “Guida alla sostenibilità dei data center”, che riporta statistiche aggiornate e altre informazioni utili.

Il monitoraggio degli impatti

Vertiv ha intensificato i propri sforzi nel monitoraggio e nella gestione degli impatti ambientali delle sue attività. Attraverso sistemi avanzati per il tracciamento delle emissioni di CO₂ e l’uso ottimizzato delle risorse idriche ed energetiche, l’azienda non solo migliora la sua efficienza operativa, ma si impegna anche in una gestione più consapevole e sostenibile. Come esempio il report cita il sistema di recupero dell’acqua nello stabilimento di Monterrey, che segna un importante passo avanti verso la riduzione della dipendenza dalle risorse idriche locali.

L’impegno per le comunità locali

Il report evidenzia infine alcuni progetti che hanno un impatto diretto sulle comunità locali, migliorandone le condizioni economiche e ambientali, e mette nero su bianco l’impegno verso una supply chain integrata e conforme agli standard internazionali

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