Nel percorso di preparazione a COP29 l’Intelligenza artificiale sta assumendo oggi un ruolo meno appariscente di quanto non accada in tante altre circostanze, come ad esempio per quanto riguarda il mondo del business. Ma minore visibilità non significa necessariamente minore importanza. Anzi, il fatto di non essere costantemente “sotto i riflettori”, come la soluzione in grado di affrontare ogni problematica, contribuisce a rendere il rapporto tra AI e gli obiettivi della COP29 più concreta e per certi aspetti meno dispersiva.
Per comprendere meglio il tipo di attenzione con cui i temi dell’innovazione legata all’Intelligenza artificiale entreranno in gioco nei dibattiti e nelle decisioni della COP29 può essere utile fare il punto sulle prospettive nelle quali l’Ai svolge un ruolo importante a prescindere dall’interesse mediatico.
COP29 come occasione per fare il punto sul ruolo dell’intelligenza artificiale
Innanzitutto va detto che la Conferenza delle parti si candida quest’anno ad essere un punto di riferimento anche per esplorare le possibilità dell’Intelligenza artificiale per il bene sociale e ambientale ovvero come tecnologia alla base delle innovazioni di aziende CleanTech e Climatech espressamente finalizzate a creare tecnologie, prodotti, soluzioni e servizi atti a contrastare il cambiamento climatico.
Il primo tema sul tavolo riguarda in particolare il ruolo delle innovazioni basate sull’AI per il monitoraggio e per attuare azioni a livello di mitigazione dell’impatto ambientale delle attività umane, ad ogni livello.
Al netto degli interventi con i quali verranno illustrate tecnologie e soluzioni realizzate da organizzazioni e imprese, le maggiori aspettative verso COP29 vanno nella direzione di comprendere quali potranno essere le reali possibilità di integrazione dell’intelligenza artificiale nelle strategie ambientali locali e globali. In altre parole, sarà importante capire come sta cambiando la governance con cui nazioni, istituzioni e organizzazioni non governative intendono far propri i vantaggi che l’intelligenza artificiale è in grado di mettere a loro disposizione, prima di tutto per accelerare i progressi verso obiettivi sostenibili e secondariamente per governarne le potenziali criticità a livello di privacy, di sicurezza dei dati, di accessibilità e di inclusione. .
Intelligenza Artificiale e COP29: un ponte tra scienza e decisioni politiche consapevoli
Una ulteriore dimensione di studio nei confronti dell’AI riguarda le possibilità che l’Intelligenza artificiale offre, grazie alla grande disponibilità di dati, di agire da ponte tra la scienza ambientale e le decisioni politiche informate e consapevoli.
Le opportunità che mette a disposizione l’AI di analizzare grandi quantità di dati, in relazione sia ai cambiamenti climatici sia alle possibili conseguenze ha permesso di mettere a disposizione di istituzioni e imprese la possibilità di rappresentare in modo sempre più affidabile possibili scenari futuri. Questa possibilità rappresenta una straordinaria occasione per facilitare e rendere molto più comprensibile le dimensione dell’impatto del climate change. A COP29 si discuterà della possibilità dell’Intelligenza artificiale di permettere agli stakeholder di valutare in modo più preciso le informazioni sulle quali basare le proprie decisioni e di anticipare le conseguenze di quelle decisioni, permettendo una pianificazione più strategica, più consapevole e più precisa.
L’Intelligenza artificiale è di supporto alla comprensione del monitoraggio in tempo reale si fenomeni come la deforestazione, l’inquinamento atmosferico e marino, i cambiamenti nei modelli meteorologici o gli effetti dello spreco alimentare. L’elaborazione e la interpretazione di immagini satellitari permette di rilevare e prevedere incendi forestali e consente anche di valutare le possibili conseguenze in funzione degli interventi da effettuare.
Un altro tema di confronto riguarda le possibilità offerte dal’AI di monitorare in tempo reale le emissioni di CO2 consentendo anche in questo caso una maggiore trasparenza in merito alla verifica degli impegni assunti dalle varie nazioni e imprese, così come anche una verifica più accurata del rispetto degli accordi internazionali, con la possibilità di aumentare fiducia e accountability tra i paesi partecipanti.
Impatti e benefici dell’AI nelle discussioni ambientali
Il supporto dell’intelligenza artificiale nelle discussioni ambientali alla COP29 avrà anche un impatto sulle modalità e le procedure negoziali. L’AI permette la creazione di simulazioni e modelli che offrono una visione più chiara e dettagliata degli effetti delle azioni umane sull’ambiente in tante dimensioni e situazioni, da quelle relative alle politiche sociali, alle prospettive industriali, ai temi legati alla transizione energetica e al ruolo delle energie rinnovabili sino a comparti più specifici come ad esempio quello dell’idrogeno verde.
La possibilità di disporre di queste prospettive in un contesto come quello di COP29 aiuta i decisori a valutare meglio i costi e i benefici delle diverse opzioni. L’altro aspetto, strettamente collegato a questa dimensione, riguarda la possibilità per i rappresentanti di nazioni, istituzioni e imprese di individuare nuove soluzioni o anche compromessi per specifiche situazioni o regioni geografiche, considerando variabili locali che spesso vengono trascurate in approcci più generalizzati.
COP29: l’intelligenza artificiale e la cooperazione internazionale
L’AI può svolgere anche un ruolo di facilitatore sul piano della cooperazione internazionale. La capacità di alimentare le piattaforme di condivisione delle informazioni con la possibilità di disporre di maggiori performance analitiche o con le possibilità di simulazione, consente di attuare un approccio collaborativo più efficace per affrontare quelle problematiche globali che necessitano di una profonda conoscenza e condivisione di dati da parte di tutti gli attori.
Questa prospettiva consente ai rappresentanti di nazioni e organizzazioni di disporre di strumenti per la formulazione di politiche sostenibili e di comunicarle in modo più credibile facendo riferimento sia ai dati di supporto sia a previsioni più credibili.