Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), ha emanato un decreto per l’implementazione del Fondo destinato a supportare l’attuazione dell’ambizioso Progetto di Comune Interesse Europeo “Idrogeno 3” o “IPCEI Hy2Infra”, nell’ambito della catena di valore strategica dell’idrogeno. Questa decisione segue l’autorizzazione, da parte della Commissione Europea il 15 febbraio scorso, delle proposte di aiuti di Stato da sette nazioni europee (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia) per un totale di 6,9 miliardi di euro.
Urso: “quasi un miliardo di euro per la filiera italiana dell’idrogeno”
L’idrogeno è visto come una potenziale fonte energetica alternativa per il futuro prossimo, capace di offrire notevoli vantaggi nella riduzione delle emissioni nei settori della mobilità, dei trasporti e delle industrie strategiche.
Il Fondo IPCEI Idrogeno 3, con una dotazione finanziaria superiore ai 994 milioni di euro, è finalizzato a fornire sostegno finanziario alle aziende italiane impegnate nello sviluppo dei progetti per una rete europea dell’idrogeno, con un focus particolare sugli investimenti infrastrutturali.
“L’Italia è in prima linea nella sfida dell’idrogeno, quasi un miliardo di euro per la filiera italiana. Un altro importante strumento sulla strada della neutralità tecnologica, con progetti strategici sulla tecnologia green” ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Termini per usufruire dei contributi
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, e in conformità con le condizioni stabilite dalla Commissione europea.
I beneficiari dei contributi – che devono soddisfare i requisiti stabiliti dall’articolo 3 del Decreto interministeriale del 21 aprile 2021 – devono essere regolarmente iscritti al Registro delle Imprese, non essere in liquidazione volontaria, non essere soggetti a procedure concorsuali e non trovarsi in una situazione tale da essere considerati un’impresa in difficoltà.
Sono esclusi coloro i cui rappresentanti legali o amministratori, alla data di presentazione della domanda di contributo, siano stati condannati per reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione di servizi e forniture e nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni.
I termini per la presentazione delle domande saranno stabiliti, mediante un apposito provvedimento di attuazione, dalla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del MIMIT, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto del Ministro.