Analizzare il nuovo standard ISO 31030 come strumento per anticipare, mitigare e ridurre i rischi, supportando le aziende nell’implementazione di un approccio strutturato per garantire compliance ai requisiti del Duty of Care e alla normativa italiana. E’ questo l’obiettivo del libro bianco “Duty of care: il nuovo modello in materia di gestione dei rischi di viaggio”, realizzato da International Sos Foundation, organizzazione indipendente e senza fini di lucro che ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza, la salute e il benessere dei dipendenti all’estero insieme allo studio legale Gianni & Origoni. Lo studio è stato presentato recentemente da International Sos Fondation in due eventi a Parma e a Milano dedicati ai professionisti dell’ambito Hr, Hse e security, per promuovere una cultura in cui il rischio legato ai viaggi venga gestito in mod o efficace e con risorse adeguate.
Il contesto internazionale
Il contesto della sicurezza nei viaggi di lavoro è ultimamente cambiato a causa di una serie di fattori che si sono combinati tra loro negli ultimi anni, dalla pandemia all’instabilità politica e alle tensioni internazionali seguite alla guerra in Ucraina, portando a una “nuova normalità” in cui le dinamiche derivano da un contesto multi stratificato di minacce che comporta un aumento dei rischi per le persone e per le organizzazioni.
Il quadro generale rende sempre più urgente per le organizzazioni che operano all’estero investire nella sicurezza dei dipendenti in trasferta e adeguarsi agli standard internazionali in ambito di Duty of Care – spiega International Sos Foundation – salvaguardando la sicurezza sul lavoro e adempiendo agli obblighi esclusivi, personali e non delegabili, di cui i datori di lavoro sono responsabili.
La necessità di supporto al personale viaggiante
“Come emerso da una serie di studi condotti nell’ultimo quinquennio, abbiamo assistito ad un aumento dei livelli di allerta nei confronti dei rischi legati ai viaggi – afferma Franco Fantozzi, Senior Security Advisor per International Sos – Questo comporta una crescente necessità per il personale viaggiante di ricevere supporto in ogni fase della trasferta, dalla pianificazione alla gestione di eventuali situazioni di emergenza. Lo standard Iso 31030 ha il grande merito di aver definito un minimo comune denominatore al quale aziende e organizzazioni di ogni tipo e dimensione dovranno attenersi per proteggere l’incolumità e il benessere delle persone sotto la loro tutela, riducendo i rischi di carattere operativo, legale e reputazionale”.
“Il libro bianco – aggiunge Emanuele Panattoni, Partner Diritto del Lavoro Gianni & Origoni – spiega chiaramente i punti principali della nuova norma ISO 31030:2021 e gli aspetti chiave della normativa italiana applicabile in questo contesto. L’implementazione dello standard ISO 31030:2021 è un supporto insostituibile per i datori di lavoro nell’affrontare le numerose implicazioni legali legate alla gestione del rischio viaggi e facilita la conformità alle normative italiane applicabili”.
Lo standard ISO 31030:2021
Lo standard ISO 31030:2021 è uno standard internazionale riconosciuto in 70 Paesi, che si applica a organizzazioni di ogni tipo e ha come finalità quella di fornire linee guida e buone pratiche per un efficace adempimento degli obblighi riconducibili all’ambito del Duty of Care. Il rispetto degli standard Iso – regolarmente applicati da assicuratori, enti normativi e autorità locali – contribuisce a ridurre l’esposizione a sanzioni legali e finanziarie, oltre che a danni reputazionali, tutelando altresì i datori di lavoro e i manager a vario titolo coinvolti nella gestione dei viaggi di lavoro.
La norma Iso 31030
La norma ISO 31030 non riguarda solo la gestione del rischio di viaggio: implica infatti una chiara comprensione degli obiettivi e va al cuore della strategia e dei valori dell’organizzazione, favorendo l’adozione di nuovi modelli più adeguati alla natura e alla portata delle attuali minacce globali. La conformità ai nuovi standard, inoltre, offre un vantaggio competitivo rispetto agli altri player di mercato e favorisce da un lato la tranquillità e la fiducia della forza lavoro verso l’azienda, alimentando un ciclo virtuoso in termini di produttività e riduzione del turnover, dall’altro l’aderenza alla normativa italiana corrente.
Articolo originariamente pubblicato il 20 Dic 2022