L’emergenza infortuni sul lavoro, sempre più tristemente presente nella cronaca, è confermata dai dati ufficiali di Inail, che riporta 312.762 denunce di infortunio nei primi sette mesi del 2021, con un incremento dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. Le imprese e i responsabili della sicurezza dovrebbero assumersi l’impegno di modificare questa situazione, sia con interventi sull’organizzazione sia andando ad analizzare tutte le possibilità che offre il mercato per ridurre i rischi di infortunio. Non sempre gli accorgimenti presi finora si sono infatti rivelati efficaci, spesso a causa di policy aziendali non adeguate o non rispettate, compreso l’uso non corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI), criticità che i nuovi dispositivi intelligenti possono contribuire a superare.
Soluzioni IoT al servizio della sicurezza
Gli ambiti di applicazione dell’IoT sono molteplici. Nel campo della sicurezza, vengono impiegati per la sensoristica d’ambiente, installata all’interno di un edificio (per prevenire ad esempio gli incendi o misurare la prossimità) sia per la sensoristica indossata dagli operatori sul campo. Qui ci focalizziamo sulla seconda, che prevede la presenza di sensori all’interno dei DPI.
I sensori inviano segnali intercettati da una piattaforma o da una rete neurale che a loro volta elaborano le informazioni e indicano le successive azioni da svolgere.
Gli smart DPI favoriscono la consapevolezza dei rischi
Infortuni che talvolta hanno conseguenze gravi sono spesso favoriti dalla disattenzione del lavoratore o dal modo non corretto di indossare la divisa e gli strumenti di protezione. Questa è la conseguenza della scarsa rilevanza attribuita ai dispositivi di protezione e sicurezza forniti dall’azienda, spesso vissuti alla stregua di altre dotazioni aziendali, come smart phone o tablet.
Indossare indumenti di protezione, come scarpe, guanti e casco, viene spesso considerato un inutile fastidio, mentre si trascura il fatto che indossare in modo corretto la divisa previene il verificarsi degli incidenti. Certo il casco da solo non è sufficiente a prevenire una caduta, ma il fatto che gli smart DPI allertino sull’uso corretto delle dotazioni e aumentino la consapevolezza del loro ruolo per la sicurezza porta a una maggiore attenzione quando si sta su un’impalcatura o si sta installando un’apparecchiatura elettrica.
Perché investire in una soluzione smart per il monitoraggio dei DPI?
A differenza dei dispositivi tradizionali, i DPI smart, grazie ai sensori di cui sono dotati, si “accorgono” se i dispositivi di sicurezza non sono stati indossati in modo corretto e, di conseguenza, mandano allarmi. Se sono integrati con gli applicativi aziendali, possono addirittura inibire l’apertura dell’applicazione necessaria per operare, ad esempio un’app che gestisca le schede intervento nel caso di attività svolte sul territorio (installazione di apparecchiature, interventi di manutenzione, ecc.) .
La registrazione di una grande quantità di allarmi da più operatori può spingere l’azienda ad effettuare interventi formativi e di sensibilizzazione per i lavoratori, applicare sanzioni o attuare una politica più stringente che vada a integrare la soluzione DPI smart con le applicazioni di lavoro e i gestionali in uso internamente. L’azienda che investe in DPI smart raggiunge dunque il doppio obiettivo di ridurre il rischio di infortuni e di avere sotto controllo la sicurezza sul campo.
La portata innovativa della soluzione DPI-SmartCare di TopNetwork
“La soluzione DPI-SmartCare di TopNetwork è stata creata per soddisfare le esigenze di un utilizzatore reale, come l’azienda Easy Servizi, che installa apparecchiature elettriche, acqua e gas” sottolinea Massimiliano Dionisi, Account Manager di TopNetwork.
La principale novità della soluzione consiste nella combinazione fra sensoristica e intelligenza artificiale (AI). “Quando abbiamo realizzato il sistema, oggi in fase di test sul campo, non avevamo individuato altre soluzioni sul mercato basate su AI ma solo su una sensoristica meno affidabile e precisa, spiega Dionisi.
DPI-SmartCare è in grado di verificare se i dispositivi sono indossati correttamente, grazie all’analisi dei segnali effettuata da una rete neurale addestrata al riconoscimento dei DPI, ognuno dei quali contiene un sensore.
Se il kit di sicurezza associato a un certo tipo di intervento, non è indossato nella sua interezza, il sistema lancia allarmi, sia all’operatore sul campo, per richiamarne l’attenzione, sia alla centrale operativa. Gli alert, sono letti da controllori dedicati che possono intervenire immediatamente o registrare l’evento a fini statistici. Un’altra caratteristica della soluzione è la capacità di funzionare anche in assenza di segnale, come avviso e deterrente per il lavoratore, per poi mandare i dati alla centrale quando è di nuovo online.
È inoltre prevista la rilevazione uomo a terra (utile per il lavoratori che operano in un ambiente isolato), che l’operatore sul campo può anche gestire manualmente in caso di falso allarme tramite apposito pulsante”.
DPI-SmartCare prevede l’utilizzo di sensori BLE (bluetooth low energy) ad alta sensibilità, che forniscono ritorni affidabili sulla presenza dei dispositivi. “Dopo lo studio di diversi mesi e i test effettuati sul campo, riteniamo di aver individuato le soluzioni migliori, che auspichiamo potranno contribuire a ridurre i rischi di infortunio direttamente sul campo”, conclude Dionisi.