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Instant payment, ecco come evitare i rischi di frodi e truffe

L’“Sct inst migration action round table” pubblica il decologo delle best practice per supportare i payment service provider. Puntando su standard internazionali a livello paneuropeo

Pubblicato il 19 Giu 2019

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Evitare il rischio di frodi e truffe negli instant payment e più in generale nel campo dei pagamenti digitali. Per raggiungere questo scopo e affiancare i payment service provider nel campo della sicurezza gli esperti di Smart2, tavolo di confronto che riunisce una serie di tecnici internazionali specializzati del settore, ha reso pubblica una nota realizzata e approvata grazie al contributo di 15 account servicing payment service provider da 11 Paesi nell’area Sepa, che vuole facilitare lo sviluppo e l’utilizzo di metodi uniformi a livello paneuropeo. 

Le raccomandazioni contengono misure da prendere a livello interno per per i payment service provider, altre che richiedono interventi collettivi trasversali alle singole aziende e infine misure che chiamano in causa le autorità pubbliche anche a livello legislativo.

Del primo livello fanno parte le raccomandazioni per rafforzare la profilazione degli utenti e del loro comportamento, centralizzando il controllo degli alert con un servizio d’assistenza dedicato sette giorni su sette e 24 ore su 24. 

Quanto alle misure “collettive”, il suggerimento è di sviluppare un approccio paneuropeo per la classificazione delle frodi, soluzioni che tra l’altro stanno iniziando negli ultimi mesi a trovare applicazione a livello nazionale in diversi Stati. Un altro suggerimento è quello di creare un database paneuropeo degli Iban collegato ai nomi dei titolari dei conti sui quali gli operatori dovrebbero effettuare verifiche prima di iniziare i processi di pagamento.

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