Nel settore energia ci sono alcune società che, per le loro dimensioni e importanza strategica, hanno poco bisogno di presentazioni. Una di queste è senza dubbio Snam: con 3500 dipendenti, un giro d’affari di quasi 2,8 miliardi di euro l’anno e 41.000 km di reti, rappresenta una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo e una delle maggiori aziende quotate italiane per capitalizzazione. Una realtà che, come tutti gli attori del mondo energetico, è impegnata ad affrontare la sfida della transizione energetica e della decarbonizzazione. E che, proprio per questo motivo, ha deciso di scommettere su una profonda trasformazione digitale, così da dotarsi di una rete sostenibile e tecnologicamente avanzata, nonché di migliori processi interni.
Il programma Snamtec
Questa trasformazione, racconta a EnergyUp.Tech Claudio Farina, Executive Vicepresident Digital Transformation, Technology & Innovazione industriale di Snam è racchiusa nel progetto Snamtec, con cui Snam si è posta l’obiettivo di accelerare la propria capacità innovativa per cogliere tutte le opportunità offerte dall’evoluzione del sistema energetico. “Snam ha scelto di dotarsi di questo programma di innovazione perché la trasformazione digitale è una vera e propria trasformazione aziendale, dove il fattore chiave non è più soltanto la tecnologia, che ormai un’azienda delle nostre dimensioni ha la possibilità di reperire sul mercato. La vera differenza la fanno la governance, il committment di lungo periodo, le risorse economiche e umane impiegate. In quest’ottica Snamtec nasce dalla nostra esperienza nel Program Management, dal momento che come azienda siamo abituati a gestire migliaia di cantieri ogni anno, alcuni dei quali anche del valore da centinaia di milioni di euro. Il programma Snamtec è composto da circa 55 progetti e vale circa mezzo miliardo di euro di investimenti su più anni, permettendoci di realizzare una vera e propria trasformazione digitale delle nostre operations, sulla quale siamo ormai a metà strada: dal 2020 è infatti partita l’implementazione e messa a terra dei progetti veri e propri, andando oltre prototipi e POC”.
L’urgenza della decarbonizzazione
Dietro la scommessa di Snam sulla digitalizzazione non c’è tanto – come in altri contesti del mondo energetico – la necessità di acquisire una maggiore competitività, per effetto dell’assenza di una reale concorrenza a livello nazionale. Quanto, piuttosto, la profonda convinzione che la transizione energetica e la decarbonizzazione siano ormai ineluttabili, anche per un operatore così fortemente coinvolto nel trasporto e nello stoccaggio della fonte fossile maggiormente impiegata nel nostro Paese, ovvero il gas naturale. “La prospettiva dell’Europa è il raggiungimento della neutralità carbonica al 2050. Questo, per un operatore infrastrutturale come Snam, comporta la grossa sfida di rendere la propria rete in grado di trasportare gas decarbonizzati, come biometano e idrogeno. Questa spinta alla transizione energetica, unita alle necessità di ottimizzazione dei costi e riduzione dei consumi, ha fatto sì che la leva digitale diventasse una priorità per Snam”.
Progetti concreti di Digital Transformation
Gli esempi concreti di questa digitalizzazione in Snam non mancano di certo: ad esempio, è stata completamente digitalizzata l’organizzazione del lavoro della field force, ovvero degli operai al lavoro sul campo: le squadre ricevono gli ordini di lavoro direttamente su iPad, ottenendo indicazioni sugli strumenti da utilizzare nel cantiere in cui si recheranno il giorno successivo. Inoltre, grazie alla presenza di AI e machine learning, il software è in grado di fornire tutta una serie di indicazioni utili per gli interventi, che poi possono essere ulteriormente arricchite dalle indicazioni lasciate dagli stessi operai, grazie alla presenza di un motore di analisi semantico. In ambito manutenzione, Snam ha lanciato la telediagnostica per i suoi turbocompressori, ovvero delle macchine che si occupano di spingere il gas nelle tubature: tali impianti sono ormai completamente tracciati, consentendo così la ricezione di circa un miliardo di dati al giorno sui numerosi parametri di funzionamento. Snam è riuscita in questo modo a organizzare una vera e propria strategia di predictive maintenance, che consente di operare in anticipo sui propri impianti scongiurando malfunzionamenti o anomalie.
La digitalizzazione ha anche consentito a Snam di affrontare al meglio l’emergenza pandemia: gran parte del personale ha lavorato dalle proprie abitazioni per mesi nella fase più difficile dell’emergenza sanitaria. Più in generale, “Dietro tutte le operations aziendali siamo mettendo a supporto degli strumenti per consentire che le decisioni siano sempre più informate, ossia data driven, anche con dei suggerimenti di azione per i nostri colleghi sul campo. L’obiettivo è la chiusura del cerchio del dato: tutte le tecnologie che impieghiamo (cloud, edge, Ai, analytics, Iot, ecc) devono permettere di sbloccare il valore del dato, in modo che alla fine possono essere distillati dei preziosi insight utili per le decisioni aziendali”.
Una trasformazione digitale guidata dal business
Tra i principali partner tecnologici di Snam ci sono Cisco ( sensorizzazione Iot dell’infrastruttura di campo e trasmissione), Microsoft (cloud) e Accenture (system integration). I progetti digitali sono poi seguiti da un team IT interno: “Il nostro team IT è composto da un centinaio di persone, dedicate soprattutto al project management, allo scouting di tecnologie e alle relazioni con i fornitori. Recentemente abbiamo arricchito la nostra squadra di competenze in ambito di AI e machine learning, ovvero tecnologie che rappresentano la frontiera dell’IT”. In Snam il lavoro del team IT è strettamente collegato a quello delle altre aree aziendali, per effetto della particolare impostazione adottata dal programma Snamtec: “Tutti i progetti di Snamtec hanno sempre una guida rappresentante delle operations, oltre a una del team IT. In Snam il business guida le priorità dei progetti di cambiamento ed esprime i need, mentre l’IT si occupa di portare le tecnologie giuste e di curare l’esecuzione. Non abbiamo dunque un problema di coinvolgimento delle altre funzioni aziendali, dal momento che la domanda iniziale che spinge i progetti è sempre quella che proviene dal business”. In futuro, da un punto di vista tecnologico, Snam investirà ulteriormente sull’intelligenza artificiale, nella convinzione che questa tecnologia sia destinata a diventare pervasiva per il settore informatico.
Guardando poi alla digital transformation in un’ottica di ecosistema: “La decarbonizzazione rappresenta una sfida immane per i nostri sistemi produttivi, da affrontare tra l’altro in un tempo estremamente ristretto. La digitalizzazione deve essere dunque quello strumento che consente di realizzare questo cambiamento a livello di ecosistema: è difficile, infatti, che una trasformazione di questa portata possa essere affrontata in solitaria da una singola azienda”, conclude Farina.