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Le public utilities e le opportunità offerte dall’IoT

L’utilizzo dei dati rilevati presso gli utenti permette un livello di prevedibilità mai raggiunto. I fornitori possono conoscere i problemi del cliente in tempo reale, vedere lo stato di usura dei dispositivi, rilevare eventuali anomalie risolverle

Pubblicato il 16 Ott 2020

Matteo Utzeri

Joule 4.0

public utilities

I contatori intelligenti, i dispositivi IoT, gli indossabili, i sensori connessi in rete, rappresentano grandi opportunità per l’industria dell’energia e per le società fornitrici di servizi pubblici. Le public utilities stanno cominciando a fare largo uso di soluzioni IoT. Infatti, al di là della soluzione tecnica e del risparmio economico e di risorse che offrono, permettono la creazione di una relazione personalizzata e duratura con il cliente. Per anni, i fornitori di energia, gas e acqua hanno peccato nel rapporto con il cliente. Ora ciò non è più sostenibile. Il mondo del business gira sempre più verso soluzioni personalizzate, relazioni 1:1 tra fornitori e utenti finali, e attenzioni per il cliente. La tecnologia permette di elaborare informazioni sempre più complete e aggiornate utilizzando dati che le aziende raccolgono durante i loro processi. D’altro canto, i clienti stessi pretendono sempre di più, e soluzioni uniformi non sono più accettate.

I dispositivi connessi raggiungono direttamente il cliente

I vari dispositivi connessi alla rete, comunicando automaticamente e direttamente con i fornitori, permettono di raggiungere il cliente direttamente a casa sua, monitorando i suoi consumi e i suoi fabbisogni. Queste soluzioni sono necessarie per abbattere la barriera dell’”ultimo miglio”, e comunicare direttamente con la persona senza passare dal servizio clienti o dai punti vendita fisici. Un assistente vocale può essere capace di far interessare il cliente ai suoi consumi, all’effetto che questi producono sull’ambiente, alle tariffe che gli vengono applicate, e perciò aprirlo a un confronto diretto con il fornitore di fiducia. D’altro canto, le public utilities con l’Iot possono pianificare al meglio la distribuzione dei loro prodotti e servizi e cucire soluzioni su misura per i loro clienti.

Questo fa sì che le aziende passino dall’essere mere fornitrici di materia prima e servizi a essere consulenti dedicate. In particolare, assistenti vocali, in-home display, contatori intelligenti e sensori connessi in rete, permettono al cliente di interessarsi ai propri consumi e al proprio contratto senza sforzi aggiuntivi, ma semplicemente utilizzando un oggetto user-friendly e dal design accattivante. Questo rappresenta per tutti gli attori coinvolti la possibilità di generare e ricevere un valore aggiunto sfruttando più a fondo un servizio già attivo.

L’utilizzo dei dati permette anche un livello di prevedibilità mai raggiunto. Con l’uso di soluzioni IoT le public utilities, i fornitori, possono conoscere i problemi del cliente in tempo reale, vedere lo stato di usura dei dispositivi, rilevare eventuali anomalie, e possono risolverli senza che il cliente debba interessarsene.

Casi d’uso significativi

Un esempio di ciò, è la partnership istituita da ENI con l’azienda britannica di domotica Hive. Acquistando i servizi dell’ENI è possibile arricchire la propria abitazione con una serie di dispositivi di design connessi in rete che monitorano la temperatura, l’acqua calda disponibile, la sicurezza e l’illuminazione, e che permettono la gestione della casa da remoto tramite una app. I vari dispositivi IoT vengono installati direttamente nelle abitazioni, e si interfacciano con una centralina chiamata Hive Hub. Tramite questa, l’utente può utilizzare il proprio smartphone come telecomando quando è a casa, o come accesso da remoto quando è fuori. In questo modo, la persona è al comando della propria abitazione in ogni momento, e, indirettamente, comunica le proprie preferenze direttamente al fornitore, che le utilizza in seguito per offrire servizi aggiuntivi, tariffe personalizzate, e interventi di manutenzione preventivi.

Un altro caso importante è la collaborazione di Kurita Water Industries, leader giapponese nel trattamento chimico delle acque, con Vodafone e Toshiba.

Infatti, per espandere il proprio servizio oltremare, senza dover sostenere ingenti spese per costruire le infrastrutture per il monitoraggio, Kurita ha scelto di affidarsi a Toshiba per la raccolta e protezione dei dati, mentre utilizza i dispositivi IoT forniti da Vodafone per effettuare le misurazioni ovunque nel mondo, senza problemi di tempo o di comunicazione con i clienti. In questo modo, Kurita Water offre un servizio ai propri clienti senza che questi debbano contattare il fornitore o portare avanti lunghe procedure. Inoltre, grazie alle soluzioni offerte da Vodafone, Kurita Water permette ai propri utenti di osservare lo stato delle acque, e di controllare lo svolgimento dei processi chimici direttamente dai loro smartphone o dai tablet. Questo rappresenta un grande vantaggio per entrambi gli attori coinvolti, e aggiunge valore al servizio che Kurita Water offrirebbe normalmente.

Conclusioni

In conclusione, l’adozione di dispositivi IoT nei settori energetici e da parte delle aziende di pubblica utilità rappresenta una grande occasione di generare valore aggiunto sfruttando a pieno i normali processi e i dati che si ottengono da questi. Il risultato è una situazione vantaggiosa per tutti, sia per i clienti che per i fornitori.

Infine, il futuro dell’IoT è imprevedibile. Tuttavia, è certo che le utilities che riusciranno a sfruttarne al meglio le potenzialità, instaurando relazioni semplici e durature con i clienti, godranno di un vantaggio competitivo sulla concorrenza.

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