Con l’espressione mini eolico si indica un sistema eolico di piccola taglia che sfrutta cioè l’energia del vento per produrre elettricità installabile in spazi ridotti, anche in un giardino domestico.
Il termine “mini” sta a marcare la differenza con gli impianti usati per le industrie, rappresentata dalla potenza in grado di produrre. Per dare un ordine di grandezza, i sistemi mini eolici sono in grado di produrre fino a 200 kW e sono suddivisi in taglie (come i vestiti), dalla XS alla L.
Per un’abitazione privata la taglia giusta è la S, corrispondente a una capacità tra 1 e 6 kW che è in grado di assicurare una produzione di energia rinnovabile che può contribuire in una certa misura all’autonomia energetica domestica.
Quanto costa un impianto mini eolico
Gli impianti eolici “mini” sono inferiori a quelli di taglia media e grande anche nel prezzo. Questo varia molto in base alla potenza. Sul mercato si può trovare una discreta gamma di pale eoliche di piccola taglia; di norma, il costo per kW è inversamente proporzionale alla taglia. Ciò significa che maggiore è la potenza, minore è il costo per kW.
Diciamo subito che i costi da sostenere per installare un impianto mini eolico, magari nel piccolo spazio verde della propria abitazione, non sono proprio contenuti. Per un impianto “chiavi in mano”, realizzato da una ditta certificata, si possono spendere tra i 2mila e i 5mila euro, per produrre energia tra 1 e 5 kW.
Quanto tempo occorre per recuperare l’investimento del mini eolico
Queste cifre non devono però sembrare troppo onerose: la vita media di un’impianto eolico è di 25 anni, quindi l’investimento viene abbondantemente ammortizzato.
Proviamo a fare due conti. Considerato che una famiglia media, con contratto di fornitura da 3 kW, consuma in media ogni anno 4000 kWh, sostenendo un costo di circa 600 euro, possiamo calcolare in 6/ 7 anni il tempo di ammortamento. Trascorsi i quali, e fino alla funzionalità dell’impianto, l’energia elettrica sarebbe gratuita. Ma c’è di più: l’impianto eolico può addirittura garantire un surplus di energia, da rivendere sulla rete nazionale, riducendo ulteriormente il costo e i tempi di ammortamento. Si tratta dunque di una soluzione che va incontro tanto alle esigenze di una produzione sostenibile quanto a quelle di uno sviluppo sostenibile garantendo una riduzione delle emissioni di Co2 unitamente ad azioni legate all’efficientamento energetico.
Chi ha familiarità con i montaggi elettronici e il bricolage, poi, può scegliere un kit “fai da te” e risparmiare sulla manodopera. In questo modo il costo dell’impianto scende a 1.000-3.000 euro, a seconda dell’energia prodotta.
Dove installare l’impianto mini eolico
I piccoli impianti per la produzione di energia da fonte eolica possono essere installati anche su un terrazzo o balcone. Poiché, di solito, i balconi sono meno esposti al vento, essendo protetti dai muri dell’edificio, sarebbe bene optare per un impianto eolico a asse verticale, che ha la capacità di sfruttare meglio i venti di minore intensità.
Per questa tipologia di impianti i prezzi sono contenuti: si parte da appena 200 euro per una produzione di 0,5 kW. Se, invece, si può installare l’impianto sul tetto, dove la circolazione dei venti è solitamente superiore e non vi sono ostacoli, si può montare un impianto a pale eoliche orizzontali (prezzo tra i 1.000 e i 2.000 euro per una produzione tra 1 e 3 kW). Esistono inoltre delle soluzioni “urbane”, composte da aerogeneratori disposti su una parete, chiamato “mini-eolico da parete”.
Mini eolico, incentivi e detrazioni fiscali
Esistono incentivi statali e detrazioni fiscali per gli impianti eolici? La risposta è sì. Gli incentivi statali, però, riguardano la produzione di energia e non l’installazione dell’impianto e sono erogati dal Gestore servizi energetici (GSE). Questo vuol dire che il ritorno dell’investimento è tanto maggiore quanta più energia viene prodotta (quindi se il generatore è collocato in una zona ventosa).
I due tipi di incentivi proposti sono: la tariffa omnicomprensiva e lo scambio sul posto. I due sistemi non sono cumulabili.
La tariffa omnicomprensiva comporta un guadagno di 0,30 euro per kWh immesso sulla rete nazionale e dura 15 anni. Allo scadere dei 15 anni si può accedere al mercato libero o al cosiddetto “ritiro dedicato”. Anche queste tariffe sono gestite dal GSE. In termini di convenienza, la tariffa omnicomprensiva non è consigliabile per un impianto a uso domestico, mentre è adatta a impianti dalla potenza elevata, ad esempio quelli installabili in un agriturismo o in una azienda di piccole/medie dimensioni.
Lo scambio sul posto è invece la scelta ideale per impianti di piccole dimensioni come quelli domestici. In questo caso si guadagnano è 0,20 euro per kWh senza vincoli temporali. Il meccanismo di calcolo prevede la differenza tra energia prodotta e energia consumata: se il risultato è negativo viene addebitata in bolletta, se positivo si ha un credito da scalare sulle prossime fatturazioni.
Come si sceglie dove installare un mini impianto eolico
Per capire se il luogo è adatto occorre valutare i seguenti fattori:
- la disponibilità di vento, intesa come velocità e come continuità;
- la vicinanza del giardino ad altre strutture, come altri condomini o edifici in genere;
- la lunghezza del percorso dei cavi elettrici;
- eventuali vincoli ecologici o urbanistici.
Non tutte le zone sono adatte all’installazione di impianti eolici, ai fini del ritorno economico dell’investimento, quindi prima di fare questa scelta bisogna tenere conto della ventosità della zona in cui si risiede e va installato l’impianto.
Bisogna verificare che il tetto o il giardino prescelto per l’installazione soddisfi i requisiti minimi di ventosità che rendono conveniente installare una microturbina eolica. Per effettuare una valutazione si può controllare la mappatura dei venti, sfruttando la risorsa online dell’Atlante Eolico d’Italia.
Solo alcune zone costiere o montane, e le isole, hanno una buona velocità del vento, mentre la maggior parte della penisola e i grandi centri urbani in Italia hanno una ventosità insufficiente, con velocità media dei venti inferiore a 5 m/s, convenzionalmente il limite minimo. Ciò esclude parecchie zone abitate del nostro Paese.
Per una scelta oculata è consigliabile rivolgersi a un esperto del settore. L’installazione di un impianto eolico domestico non necessita di autorizzazione da parte del Comune. L’unico vincolo da rispettare è quello dell’altezza del supporto, che non potrà in nessun caso essere superiore ai 10 metri.
Oltre agli incentivi concessi dal Gse, per l’installazione di impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili, come l’eolico, è ancora attiva la Legge di Bilancio 2020 consente una detrazione massima fiscale del 65% (microgeneratori) fino a un massimo di spesa di 100mila euro.
Alcuni modelli di turbine eoliche a uso domestico
TurboMill è una turbina eolica verticale dalle dimensioni estremamente ridotte (1 metro per 1 metro). Viene installata off-grid in combinazione con un pannello solare. Può essere installata sul tetto della casa e si collega con un cavo a una normale presa elettrica. Il prezzo di listino, sul mercato Usa, è di 500 dollari (per l’Italia occorre verificarlo con il rivenditore/installatore). La particolarità di questo tipo di impianto sta nel fatto che qualsiasi presa di corrente della casa è potenzialmente in grado di trasformarsi in un piccolo generatore privato di energia, distribuita direttamente all’impianto domestico. L’impianto produce energia anche in condizioni di vento minime e può essere configurato in modo modulare collegando fra loro le turbine per dosare la potenza.
EnelGreenPower propone una serie di soluzioni “chiavi in mano” per impianti a energia eolica domestici. Si tratta di impianti dalla potenza media, pari a 400 watt, destinati soprattutto a un uso residenziale, installabili sia sul tetto che su terreno. Registrandosi al sito di Enel è possibile accedere a un simulatore di impianto in grado di guidare l’utente alla soluzione ideale per la propria abitazione.
Minieolico orizzontale. Maia di Interwind è un aerogeneratore minieolico ad asse orizzontale a passo variabile, con una gamma di di diverse potenze nominali, da 3,3 a 8 kW in regime di vento tra i 10 e 10,5 m/sec.
Minieolico verticale. L’aerogeneratore Pramac (prodotto dall’omonima azienda italiana) è alto 3 metri (ma i pali sono avere anche altezze inferiori). Dotato di tutti gli accessori necessari al completamento dell’impianto, si collega direttamente a una presa elettrica. Il costo (Iva inclusa) è di 4.240 euro.
Revolutionair di Pramac è una linea di microturbine eoliche disegnate dal noto architetto Philippe Starck. Dalla originale forma elicoidale, possono essere installate in qualsiasi edificio e hanno costi che variano dai 2.500 ai 3.500 euro.
Esistono poi in commercio micro generatori eolici domestici ad asse verticale con potenze fra i 250 e i 1000 watt, con prezzi da vanno da 200 a 2.000 euro.
Minieolico e Intelligenza artificiale
Nel rapporto tra Intelligenza artificiale ed energie rinnovabili un ruolo speciale è svolto dal minieolico che può trarre importanti benefici dall’integrazione di tecnologie di AI. Ad esempio una possibilità importante negli impianti di minieolico è rappresentata dall’ottimizzazione delle prestazioni. Gli algoritmi possono analizzare dati meteorologici in tempo reale e storici per prevedere intensità e durata del vento, consentendo alle turbine di orientarsi e regolare la velocità delle pale per massimizzare la produzione di energia. In questo modo è possibile aumentare l’efficienza e ridurre l’usura delle componenti meccaniche, prolungando la vita utile delle turbine.
L’AI poi può migliorare la manutenzione predittiva degli impianti. Sensori installati sulle turbine raccolgono dati sulle vibrazioni, la temperatura e altre variabili operative. Gli algoritmi di AI analizzano questi dati per identificare anomalie e prevedere guasti imminenti, permettendo interventi tempestivi e riducendo i tempi di inattività.
L’AI può inoltre contribuire alla gestione intelligente della rete elettrica. Con gli impianti di minieolico che vengono integrati in reti intelligenti (smart grid) e che utilizzano l’AI per bilanciare la domanda e l’offerta di energia, migliorando la stabilità e l’affidabilità del sistema elettrico.
Articolo aggiornato il 23 agosto 2024