Viviamo in un’epoca caratterizzata da una profonda trasformazione digitale, che attraversa tutti i settori e le organizzazioni. Basti pensare all’attenzione riservata in questo ultimo anno a una tecnologia innovativa come l’intelligenza artificiale. Dietro il funzionamento della AI e delle altre innovazioni, però, ci sono sempre i data center, ovvia i luoghi fisici dove sono ospitate le soluzioni hardware (server e storage) che consentono il funzionamento dei software e degli applicativi che utilizziamo quotidianamente per scopi privati e lavorativi. Naturalmente i data center per funzionare hanno bisogno di tanta energia: il 4,2% dell’elettricità mondiale è consumata dal settore digitale, e di questo 4,2% il 30% è dovuto ai data center, che quindi sono responsabili dell’1% del consumo mondiale.
Considerato che l’elettricità, quando è generata a partire dalle fonti fossili, produce un impatto ambientale considerevole, il mondo dei data center è sempre più chiamato a trovare delle soluzioni per aumentare l’efficienza energetica. Vista anche la condizione di caro energia che impatta pesantemente sui conti dei propri clienti. Uno scenario che è perfettamente noto a Data4, gruppo francese specializzato nella progettazione, costruzione, finanziamento e gestione di Data Center. Il gruppo Data4 gestisce 6 campus di data center tra i più potenti d’Europa (compreso quello di Milano), che si estendono su 200 ettari di terreno per una capacità complessiva di 850 MW di energia.
L’approccio di Data4
Come racconta a EnergyUp.Tech Davide Suppia, Country Director di Data4, “Noi non siamo degli inventori o dei fornitori di cloud o di AI, ma piuttosto siamo la casa adatta a ospitare le infrastrutture informatiche dei grandi hyperscaler o anche di aziende di qualunque dimensione. Al nostro interno c’è un team di sviluppo molto importante affinchè i nostri Data Center siano in grado di accogliere queste novità tecnologiche di cui tanto di parla”.
Relativamente al tema energetico, Suppia puntualizza: “Realtà come la nostra sono spesso viste come dei grandi consumatori di energia, ma in realtà non è il data center di per sé responsabile del fabbisogno (pesa per circa l’1%), quanto piuttosto le infrastrutture IT che noi ospitiamo”.
Per ridurre il consumo energetico delle soluzioni ICT ospitate nei suoi data center, Data4 ha avviato una serie di iniziative, che puntano al miglioramento dell’indicatore PUE (Power Usage Effectiveness), che misura l’efficienza energetica dei data center. Ad oggi il PUE è l’unico indicatore internazionale (ISO IEC 30134-2) accettato all’unanimità dall’industria e DATA4 ha fissato un obiettivo di 1,25/1,3 PUE entro il 2025.
Il gruppo, in particolare, ha deciso di agire sulle emissioni legate al consumo di energia, quelle legate al ciclo di vita degli edifici e delle attrezzature (attrezzature tecniche a idrogeno, cemento a basso tenore di carbonio) ma cerca anche di accompagnare suoi clienti e partner nella loro propria traiettoria a basso tenore di carbonio.
Inoltre, grazie agli investimenti in innovazione tecnologica, Data4 ha istituito un sistema di climatizzazione che utilizza più dell’80% dell’aria esterna, rendendo così diffuso il free cooling. Data4 si è poi affidata alle nuove tecnologie per ottenere una gestione razionale del consumo energetico, basata sull’analisi dei dati in tempo reale, utilizzando tecniche di manutenzione predittiva per ottimizzare le prestazioni delle operazioni. I modelli di analisi integrano anche automaticamente l’impatto ambientale degli spazi di hosting e delle attrezzature dei clienti di DATA4 durante il loro ciclo di vita.
Il contributo della AI
“Abbiamo messo a punto uno strumento che usa un algoritmo basato sulla Ai, che è in grado di raccogliere tutta una serie di informazioni fondamentali (un datacenter ha in media oltre 5000 sensori distribuiti su tutta la struttura). Queste informazioni venivano prima analizzate manualmente dagli esseri umani, oggi invece grazie alla Ai siamo in grado – ad esempio – di verificare quanto un chiller, ovvero un sistema di raffreddamento, è realmente utile in un dato istante oppure no, magari perché i server sono relativamente meno impegnati. Ovviamente gli interventi devono poi essere eseguiti direttamente dagli operatori umani, che però possono contare su un prezioso bagaglio di informazioni. In altre parole, l’intelligenza artificiale ha permesso un ulteriore ottimizzazione del funzionamento delle nostre infrastrutture”. Data4, grazie a questi accorgimenti, è riuscita a ridurre il consumo di energia del 20% rispetto al 2017. Il gruppo è inoltre impegnato nella sperimentazione del raffreddamento ad acqua, che dovrebbe consentire di ottenere un’efficienza maggiore rispetto a quello tradizionale ad aria.
L’impatto della crisi energetica
Questa attenzione ai temi energetici è ulteriormente cresciuta in seguito alla crisi dei prezzi dello scorso anno: “Inevitabilmente il rincaro dei prezzi dell’energia si è riverberato sui costi del cliente finale, anche se non certo per causa nostra. Basti pensare che il prezzo dell’elettricità, nell’agosto 2022, è arrivato a sfiorare i 1000 euro a MWh. Come abbiamo reagito? Nel 2022 non si poteva fare tantissimo, c’era anche molta confusione tra gli stessi operatori energetici sulle tempistiche e le dinamiche della crisi. Abbiamo cercato di comprare grandi stock di energia a prezzi fissi, così da evitare ai clienti eccessivi sbalzi di costo.
Oggi la situazione può dirsi migliorata, ma stiamo comunque continuando ad agire: stiamo cercando di adottare i PPA per alimentare i Data Center, con l’obiettivo di avere il 30-35% del nostro fabbisogno coperto dalle fonti sostenibili. Stiamo anche cercando di installare direttamente degli impianti solari, ma occorre comunque trovare degli spazi adeguati e non sempre questo è possibile. In ogni caso continuiamo a fare degli acquisti di energia a prezzo fisso, così da stabilizzare i costi per i nostri clienti”, evidenzia Suppia. Data4 interviene anche sulle emissioni legate al consumo di energia e al ciclo di vita degli edifici e delle attrezzature, tanto da aver ricevuto la certificazione ISO 14001 (gestione ambientale) diversi anni fa.
Articolo originariamente pubblicato il 04 Ott 2023