Nel Consiglio dei ministri del 2 maggio sono arrivati importanti provvedimenti del Governo in materia di energia, con l’obiettivo di ridurne il costo, semplificare ulteriormente i procedimenti autorizzatori per la realizzazione di nuovi impianti e potenziare la produzione energetica nazionale. Ma vediamo più nel dettaglio i provvedimenti del cosiddetto Decreto Aiuti ed energia: per quanto riguarda il Bonus sociale energia elettrica e gas (destinato alle famiglie in condizioni di povertà energetica), è stato stabilito che la misura, già adottata per il secondo trimestre 2022, sarà estesa al terzo trimestre 2022 e sarà attuata dall’ARERA – Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
La lotta al caro energia
Di particolare rilevanza, vista la situazione di caro energia patita dal tessuto imprenditoriale italiano negli ultimi mesi – è il rafforzamento dei crediti d’imposta in favore delle imprese per energia elettrica e gas. In particolare:
- il credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale per l’acquisto di gas naturale (decreto-legge n. 21/2022) passa dal 20 al 25%;
- Il credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale (decreti-legge nn. 4 e 17/2022) aumenta dal 20 al 25%;
- Il credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (decreto-legge n. 21/2022) aumenta dal 12 al 15%.
- Il credito di imposta riconosciuto per il primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale passa al 10%.
Sul caro carburanti, che agita da mesi il mondo della logistica, è stato stabilito un credito d’imposta per gli autotrasportatori: in particolare è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.
Sul fronte della sicurezza energetica, messa in discussione dalla recente crisi russo-ucraina, è prevista una strada semplificata e prioritaria per favorire la costruzione delle infrastrutture di rigassificazione, che permetteranno di utilizzare il GNL proveniente da Paesi non direttamente collegati all’Italia con i gasdotti. Il governo ha infatti stabilito le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale e alla realizzazione di nuove unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, nonché le connesse infrastrutture, costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Per favorire la celere realizzazione di tali opere, oggetto di un procedimento unico attivabile su richiesta dei soggetti interessati alla realizzazione delle opere, saranno perciò nominati uno o più Commissari straordinari di governo.
Un termovalorizzatore per Roma
In materia di produzione di energia sono poi introdotte ulteriori semplificazioni, così da accelerare i progetti, in particolare per le rinnovabili: saranno individuate ulteriori aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti pulite e saranno ulteriormente semplificati i procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti. Sono state introdotte misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti. Sono previste misure per incrementare temporaneamente la produzione da fonti fossili.
Molto importante è anche la decisione relativa alla Gestione dei rifiuti di Roma Capitale, per la quale nei giorni scorsi il sindaco Roberto Gualtieri aveva annunciato la costruzione di un termovalorizzatore. Dal Governo è arrivato un sostanziale via libera, dando carta bianca al piano del Comune. “Per prevenire criticità nella gestione dei rifiuti, il Sindaco, già nominato Commissario straordinario del Governo, predispone e adotta il piano di gestione dei rifiuti della città, regolamenta le attività di gestione dei rifiuti, elabora e approva il piano per la bonifica delle aree inquinate, approva i progetti di nuovi impianti”, si legge nel comunicato diffuso dal Governo.
Le parole di Draghi
“Prima di tutto noi rinnoviamo per altri 2 mesi il taglio delle accise su benzina, gasolio e per altri tre mesi rinnoviamo l’intervento sociale per i più poveri che continuano a essere protetti dai rincari dell’energia. Come ricordate nell’ultimo decreto abbiamo elevato questa quota a 5,2 milioni di famiglie che, quindi, continuano essere protette per altri tre mesi dai rincari dell’energia. Estendiamo i crediti di imposta per le aziende a maggiore intensità di gas ed elettricità; adeguiamo i prezzi nei contratti d’appalto per riflettere l’aumento dei costi delle materie prime e sono, quindi, coperti allo stato se non erro fino al 90% del rincaro. Anche questa è una misura abbastanza straordinaria”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Da rilevare che una fetta importante delle risorse che garantiscono la copertura del Decreto aiuti ed energia arrivano dall’aumento del prelievo sugli extra-profitti degli operatori dell’energia, salito dal 10 al 25% del valore aggiunto.