Efficienza Energetica

LEAP4SME: servono nuove policy per favorire l’efficienza energetica nelle PMI

Enrico Biele, coordinatore del progetto Europeo, racconta gli obiettivi dell’iniziativa. E come possano essere superati gli ostacoli all’efficientamento delle piccole e medie imprese

Aggiornato il 14 Lug 2023

biele

Nei giorni scorsi Energyup.Tech ha avuto la possibilità di partecipare alla presentazione finale dei risultati del progetto LEAP4SME (qui il reportage completo), finanziato dal programma di ricerca e innovazione H2020. Come racconta Enrico Biele, coordinatore del progetto e ricercatore ENEA: “Leap4Sme è nato dall’esigenza di migliorare il quadro della produzione di politiche per l’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. C’è un bisogno molto importante perché, a differenza delle grandi imprese, questo tipo di programmi di supporto non hanno preso piede nella Ue a 27. Le grandi imprese tendono dunque ad avere una certa attenzione all’efficienza e alle diagnosi per via degli obblighi, mentre le PMI tutto è basato sul supporto volontario, dunque c’è molto da fare per quanto riguarda il miglioramento degli schemi. L’idea di combinare nove agenzie energetiche nazionali, supportate da 9 ministeri e associazioni di categoria è nata con l’obiettivo di guardare in casa dove fossero i problemi, nonché per migliorare i processi e il dialogo con le imprese. Il progetto ha avuto anche il supporto di quattro agenzie che lo hanno sostenuto esternamente e ora stiamo collaborando con ulteriori autorità nazionali. Quindi i risultati sono stati sicuramente positivi”.

Le barriere esistenti

Il progetto ha messo in evidenza come le PMI, nonostante le loro dimensioni, rappresentino collettivamente una parte sostanziale del consumo energetico (secondo la IEA, le PMI sono responsabili di almeno il 13% del consumo energetico finale globale annuo). Implementando pratiche di efficienza energetica, queste aziende possono non solo ridurre il loro impatto ambientale, ma anche ottenere significativi risparmi sui costi e migliorare la loro competitività complessiva. Superando così le barriere che, ancora oggi, permangono:
“Innanzitutto ci sono barriere di tipo conoscitivo per l’efficienza energetica, che resta un argomento abbastanza oscuro e complesso per le PMI di dimensioni contenute. Pensiamo a piccole attività come negozi, ristoranti, che non hanno consumi energetici rilevanti e dunque non pensano tutto il tempo all’energia. Bisogna spingere l’efficienza in altri modi, magari attraverso gli istituti di credito che potrebbero proporre contratti con formule semplici, così da abilitare formule di efficientamento magari accompagnate da ulteriori pacchetti finanziari. Un altro tipo di barriera dal punto di vista del policy maker è che le Pmi vengono viste spesso come un unico blocco, quando parliamo invece di realtà diversissime tra loro, essendo 24 milioni in Europa e oltre 3,5 milioni nella sola Italia. Nel nostro Paese abbiamo anche realtà gestite a livello familiare ma con fatturati significativi, si tratta di aspetti su cui ragionare e adottare politiche efficaci”.

Le indicazioni del progetto

In effetti uno dei risultati principali del progetto LEAP4SME è la necessità di adattare le politiche di efficienza energetica alle dimensioni e all’attività delle aziende target. Le PMI operano in settori diversi e affrontano sfide uniche, rendendo inefficace un approccio unico. I responsabili politici dovrebbero dunque considerare le caratteristiche e le esigenze specifiche delle PMI per sviluppare iniziative mirate che incoraggino e sostengano le misure di efficienza energetica. L’Italia in questo senso, per alcune sue politiche, come quella sugli audit energetici alle imprese, ha rappresentato una best practice. Ma i benefici del progetto vanno oltre le indicazioni di policy: “Per quanto riguarda le opportunità, le imprese entrando in contatto con i risultati del progetto e le guide di accompagnamento e con la rete di stakeholder, hanno la possibilità di ottenere un supporto e imparziale. Questo è il principale vantaggio di questo genere di iniziative gestite da enti super partes, il nostro obiettivo infatti non è altro che raggiungere i risultati migliori a beneficio delle PMI. Un’altra opportunità è quella di avere una maggiore conoscenza degli strumenti di efficienza energetica”.

Un nuovo progetto all’orizzonte

Per il futuro, LEAP4SME prenderà una nuova veste: “Avremo un nuovo progetto che coinvolgerà 10 agenzie energetiche nazionali. Il progetto è ancora in fase di definizione, però posso dire che ci sarà sicuramente un seguito e sarà indirizzato a facilitare le piccole medie imprese alla luce della nuova direttiva efficienza energetica. L’obiettivo è far sì gli stati arrivino alla scadenza per l’implementazione della nuova direttiva con politiche già pronte e anticipare i tempi”, conclude Biele.

Articolo originariamente pubblicato il 14 Lug 2023

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

T
Gianluigi Torchiani

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5