International Hackathon

Tra green finance e digital innovation: al via il contest globale G20 TechSprint 2021

Inserito nell’ambito della Presidenza italiana del G20, un invito da parte di Banca d’Italia e Innovation Hub della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) a imprese, startup e innovatori di tutto il mondo a sviluppare soluzioni tecnologiche in grado di affrontare  tre problemi operativi ad alta priorità legati alla finanza verde e sostenibile. E’ possibile candidarsi fino al 31 maggio. A giugno verrà comunicata una rosa di team che ad agosto presenteranno dei prototipi. La proclamazione dei vincitori avrà luogo ad ottobre.

Pubblicato il 13 Mag 2021

G20 TECHSPRINT 2021

Secondo indicazioni provenienti da ministeri delle finanze e banche centrali del G20 sono tre le problematiche operative di priorità assoluta poste dalla finanza verde e sostenibile: raccolta, verifica e condivisione dei dati; analisi e valutazione dei rischi di transizione e dei rischi fisici legati al clima; migliore collegamento fra progetti e investitori. Per affrontare queste sfide, la Banca d’Italia, nel contesto della Presidenza italiana del G20, e l’Innovation Hub della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) hanno inaugurato l’iniziativa G20 TechSprint, un concorso internazionale giunto alla seconda edizione che intende mettere in luce le potenzialità delle nuove tecnologie nel favorire la crescita della finanza sostenibile, un settore in rapida crescita che mira ad allocare capitali in progetti che hanno l’obiettivo di proteggere l’ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile. Innovatori, imprenditori, startupper, changemakers, creatori, sviluppatori, data scientist, designer, esperti di marketing digitale e comunicazione sono chiamati a prendere parte alla gara, che si svolgerà totalmente in virtuale, sviluppando soluzioni innovative per il superamento dei problemi individuati utilizzando la piattaforma dedicata, tramite la quale Codemotion agevolerà la registrazione e la valutazione online dei progetti, e IBM Cloud la realizzazione dei prototipi.

Un hackathon internazionale per una finanza più intelligente e sostenibile

In occasione del lancio del global contest, Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia commenta “La Presidenza italiana del G20 mira ad indirizzare le sfide globali legate alla difficoltà nel porre fine alla crisi pandemica, allo sradicamento della povertà, e alla lotta al climate change, guidando e incoraggiando i decisori politici globali a rafforzare la collaborazione e intensificare gli sforzi per promuovere una ripresa trasformativa che conduca ad una economia e una società più inclusiva e sostenibile. Il progresso tecnologico da un lato, e la questione delicata del climate change dall’altra, sono le leve su cui puntare per accelerare la ripresa. Competizioni come il TechSprint non costituiscono solo un modo per portare settore pubblico e privato a focalizzarsi su obiettivi condivisi, ma anche a mettere imprenditori e scienziati ai posti guida conducendo governi e autorità pubbliche nella realizzazione del futuro della finanza, una finanza sicuramente più intelligente e più sostenibile”.

Fino al 31 maggio, le squadre possono registrarsi e presentare le loro proposte per una o più delle tre sfide (le informazioni sulle modalità di adesione sono disponibili al sito Internet). Una società di consulenza finanziaria verde nominata dall’Innovation Hub della BRI esaminerà e selezionerà fino a sette team per ciascuna delle tre sfide per passare al secondo round. I team selezionati saranno annunciati il ​​14 giugno e invitati a presentare il loro lavoro in agosto durante un seminario a porte chiuse per ottenere feedback dalle autorità nazionali e dagli esperti invitati.

Dal 14 giugno al 1 settembre, i 21 team selezionati potranno sviluppare e presentare le loro soluzioni e prototipi per essere valutati da una commissione indipendente formata da esperti e costituita sotto l’egida della Banca d’Italia giudicherà i progetti, selezionando le soluzioni più promettenti. La proclamazione dei vincitori e l’attribuzione dei premi in denaro sono previste per ottobre. Il montepremi totale è di 360.000 euro: ciascuna delle tre squadre vincitrici riceverà un premio in denaro di 50.000 euro, mentre le 21 squadre selezionate riceveranno un premio di 10.000 euro indipendentemente dalle dimensioni della loro squadra.

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Sustainable finance: la risposta ai problemi arriva dalle tecnologie

A spiegare nel dettaglio le tre questioni che animeranno i progetti dell’hackathon è Andrew McCormack, Responsabile dell’Innovation Hub della BRI a Singapore. Riguardo al primo tema Data Collection, Verification and Sharing attualmente, vi è una percezione di asimmetria informativa nella raccolta e condivisione di dati ambientali a supporto dell’analisi del rischio ambientale. Ciò è dovuto sia alla mancanza di metodi e regimi di divulgazione dei dati coerenti, sia a una verifica limitata dei rendimenti auto-dichiarati che influiscono negativamente sulla fiducia nell’affidabilità dei set di dati aggregati. Soluzioni tecnologiche, come strumenti pubblici di web-scraping, Blockchain, Internet of Things, sensori intelligenti e GPS e altri tipi di dati di reporting non tradizionali, possono contribuire a un ecosistema di divulgazione che supporta tutte le parti interessate, così da ottenere una divulgazione tempestiva, trasparente e verificabile (compreso l’impatto misurazione e rendicontazione), riducendo il carico di lavoro e i costi di divulgazione per le aziende e altre entità segnalanti e rispettando le politiche sulla privacy dei dati nei singoli paesi.

Il secondo problema Analysis and Assessment of Transition and Physical Climate-related Risks riguarda una delle principali difficoltà che devono affrontare le società non finanziarie e le società finanziarie, vale a dire la capacità di prevedere con precisione le vulnerabilità associate alla transizione e i rischi fisici posti dal cambiamento climatico. Mentre il mondo passa alla neutralità climatica, occorre supportare le istituzioni e le parti interessate pertinenti con strumenti che consentano loro di visualizzare, prevedere, valutare e monitorare la transizione e i rischi fisici. È possibile sviluppare strumenti di acquisizione di big data, analisi predittiva e visualizzazione per aiutare sia le autorità di regolamentazione che le istituzioni / aziende a valutare e analizzare meglio questi rischi in diverse regioni, settori e classi di attività.

Infine, il terzo statement Better connecting projects and investors fa riferimento alla potenzialità delle nuove tecnologie nel supportare i promotori di progetti come le piccole e medie imprese, le start-up o persino le autorità locali nella raccolta fondi per progetti sostenibili, migliorando allo stesso tempo la trasparenza e le opportunità per gli investitori di finanziare un pool più ampio di progetti sostenibili. Inoltre, i piccoli proprietari (ad esempio i singoli agricoltori) e le piccole imprese commerciali e le famiglie possono essere marginalizzati finanziariamente e non trarre vantaggio dalle opportunità di finanziamento verde. Soluzioni tecnologiche (ad esempio, verifica dell’identità digitale, piattaforme di aggregazione della domanda, larga scala, e piattaforme di trading facilmente accessibili) aiutano a connettere progetti e investitori per aumentare il loro impatto in modo sicuro rispettando le politiche sulla privacy dei dati nei singoli paesi. Inoltre, possono essere utilizzate per monitorare efficacemente le prestazioni e i risultati della piattaforma in termini di volume e qualità dell’allocazione del credito e dell’impatto ambientale ed essere implementabili in aree geografiche e diversi stati di sviluppo.

Serve il digital per mettere a valore i dati e indirizzare gli investimenti

Benoît Cœuré, Responsabile dell’Innovation Hub della BRI racconta “La finanza verde e sostenibile è diventata una delle priorità più importanti per le banche centrali che gradualmente inseriscono sempre più nei loro mandati scopi di adattamento del framework operativo per riflettere i rischi legati al clima. Al pari della gravosità e dell’irreversibilità riconosciuta ai rischi legati al climate change, viene attribuito anche all’innovazione quel carattere di urgenza nei confronti della finanza che ha bisogno di mitigare e adattarsi a questi rischi. L’Innovation Hub della BRI nasce per improntare le risposte delle banche centrali all’innovazione digitale, promuovere la cooperazione internazionale e costruire partnership con altri stakeholder. Collaborazione multilaterale e pensiero pratico saranno essenziali per creare un’architettura finanziaria future-proof. Se l’anno scorso il tema del G20 TechSprint era la compliance regolatoria, quest’anno il focus è sulle potenzialità dell’innovazione digitale in termini di sostegno delle istituzioni finanziarie e degli investitori a raccogliere, verificare e analizzare i dati per capire se le loro decisioni di prestito e investimento peggiorano o migliorano i risultati dell’ambiente. Infatti, la disponibilità di dati e informazioni è stata sottolineata come impedimento per indirizzare il climate change. Il grande numero di standard e disclosure frameworks per la sostenibilità corporate come tutte le numerose tassonomia rendono difficile comparare i casi”.

Green e digital: gli obiettivi della presidenza italiana del G20 e i fondi del PNRR

Su questo punto interviene anche Daniele Franco, Ministro dell’Economia e delle Finanze che spiega “Le questioni affrontate dal TechSprint condividono lo stesso spirito dei tre pilastri della Presidenza italiana del G20: people, planet and prosperity. Temi che attengono all’urgenza legata al climate change. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescente appetito di prodotti finanziari che incorporano criteri di finanza sostenibile, a cui noi stessi riserviamo una grande attenzione nel nostro programma. I portafogli conformi ai criteri ESG forniscono infatti agli investitori un rendimento risk-adjusted pari se non superiore a quello dei portafogli tradizionali. La sostenibilità non costituisce solo un proposito oggettivo nell’interesse delle future generazioni, ma un fattore rilevante di successo e competitività. Ma molto deve essere ancora fatto per mobilitare un incremento sostenibile su larga scala. Per questo dobbiamo assicurarci che i mercati possano affidarsi ad una completa, verificabile e comparabile informazione sull’investimento sostenibile per allocare propriamente le risorse. TechSprint si inserisce nell’intersezione tra green finance e digital innovation ed è consistente con l’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che mira a promuovere una crescita robusta includendo ambiziose misure per fronteggiare il cambiamento climatico e completare la transizione digitale. Le risorse dedicate agli investimenti green e digital rappresentano rispettivamente circa il 40 e il 27%. Il piano intende accrescere la condivisione delle risorse rinnovabili al 72% entro il 2030 e fornire connettività ad alta velocità ovunque entro il 2026. L’obiettivo finale è obbedire alle emissioni net zero di gas serra entro il 2050 e muoversi verso un’economia sostenibile e competitiva dove la crescita economica è disaccoppiata dall’uso delle risorse e alimentata dal diffuso e avanzato uso della tecnologia”.

Innovation Hub come canale che individua le giuste tecnologie per una finanza sostenibile

La Vicedirettrice Generale Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli, invece sottolinea il prezioso contributo che le nuove tecnologie digitali possono dare in termini di incontro di obiettivi sostenibili in prodotti e servizi finanziari e nel rendere la finanza verde una parte integrante della vita delle persone e delle aziende. “Questo fenomeno chiamato green fintech sta crescendo rapidamente diventando la forza trainante per la creazione di un sistema finanziario einvironmental friendly. Ci sono molti modi in cui il fintech e il green finance possono interagire come ad esempio l’Intelligenza artificiale e gli algoritmi di Machine learning possono aiutare a misurare l’impatto sostenibile degli investimenti; i Big data analytics possono aiutare le aziende finanziarie nel lavorare una grande mole di informazioni ESG e a prendere decisioni che guidino il flusso di capitali verso asset e progetti più sostenibili. Non bisogna dimenticare poi che le tecnologie possono ottimizzare i consumi energetici e costituire un compromesso tra innovazione e ambiente. Un bilanciamento dimostrato perfettamente dall’industria crypto: da un lato l’adozione di crypto assets e della relativa tecnologia può velocizzare ed efficientare l’intermediazione finanziaria, ma dall’altro può peggiorare la carbon footprint richiedendo un massiccio consumo di energia. Nuovi strumenti politici come i facilitatori dell’innovazione possono giocare un ruolo cruciale: gli Innovation Hub permettono di identificare use case dove le tecnologie digitali canalizzano gli investimenti in obiettivi sostenibili e assistono la transizione ad un’economia più verde. Proprio per questo, abbiamo recentemente avviato a Milano un nuovo Innovation Facilitator per accelerare la collaborazione tra autorità pubbliche e differenti stakeholder e facilitare la diffusione di soluzioni fintech sostenibili. L’iniziativa G20 TechSprint 2021 definisce degli obiettivi chiari e misurabili, in grado di stimolare l’inventiva delle persone in ogni parte del mondo spingendole ad attivarsi per ideare soluzioni pratiche alle problematiche che si riscontrano nel campo della finanza sostenibile. Tutto ciò che ne risulterà contribuirà a fare di quest’anno un punto di svolta verso la transizione a una finanza più green”.

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