L’integrazione delle fonti rinnovabili e la gestione del crescente parco di vetture a batteria rappresentano due delle principali sfide a cui deve far fronte il settore elettrico, da cui passa un pezzo importante della transizione energetica.
Il demand side management
Come sempre più spesso capita, la soluzione a questo doppio problema è legata in misura preponderante all’introduzione di nuove soluzioni digitali, come quelle proposte da Hive Power: si tratta di una realtà, fondata nel 2017 in Svizzera da Gianluca Corbellini e Davide Rivola, specializzata nelle soluzioni innovative per le reti intelligenti con l’obiettivo di migliorare l’integrazione delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici in reti elettriche intelligenti, verso un “futuro energetico 4D”, più sostenibile. In poco più di cinque anni di attività Hive Power è riuscita a stringere delle forti partnership e a lavorare con alcuni dei maggiori fornitori di hardware e software nel settore dell’energia e della mobilità come Sorgenia, SmartEN, Free2Move eSolutions e Haier.
EnergyUP.Tech ne ha parlato con il Ceo e fondatore della società, Gianluca Corbellini, che a proposito delle origini ricorda: “Hive Power è nata come spin off della Scuola professionale universitaria della Svizzera italiana (SUPSI), da un gruppo di ricercatori in ambito smart grid. Siamo nati nell’agosto 2017, forse un po’ troppo presto rispetto allo stato del mercato, tanto che nei primi anni siamo riusciti nei primi anni a sopravvivere soprattutto grazie al supporto dell’Università e dei grant europei. Il focus del gruppo di ricerca è sempre stato focalizzato sulla gestione di questi asset distribuiti, come i nuovi sistemi di generazione distribuiti (fotovoltaico), ma anche le auto elettriche e le pompe di calore. In effetti il tema principale di riferimento è sempre stato quello del Demand side management, ovvero come risolvere il noto problema dell’intermittenza delle rinnovabili. Ovviamente siamo partiti dalla Svizzera, ma molto presto ci siamo affacciati anche Italia perché la dimensione dei player è maggiore e il mercato energetico è meno frammentato”.
Il target di Hive Power
In effetti Hive Power non si rivolge direttamente alle aziende utenti finali ma ha un target di riferimento ben preciso: “I nostri clienti diretti sono sempre compagnie energetiche, ovvero energy retailer e anche Esco. Con alcune soluzioni arriviamo anche con chi gestisce le infrastrutture di ricarica per le auto elettriche e ormai anche al mondo automotive. Quest’ultimo è particolarmente importante, perché tutti i player dell’automotive, da Stellantis a Volkswagen, stanno diventando delle compagnie energetiche, quasi dei competitor delle utility. È un trend abbastanza chiaro, Tesla ha già creato una divisione energy e tutte le altre arriveranno. La logica sarà quelle di vendere auto elettrica e insieme a questa l’energia per i propri clienti”.
D’altra parte i clienti di Hive Power sono anche gli energy retailer tradizionali, che in mercati sempre più competitivi devono cercare di mantenere la fedeltà dei propri clienti, magari fornendo delle soluzioni aggiuntive o servizi nuovi, come fotovoltaico, colonnine di ricarica, pompe di calore, ecc. “Dunque le nostre soluzioni si integrano bene nel nostro portafoglio, perché questi soggetti hanno grosse difficoltà a svilupparle internamente. In passato queste realtà si sono affidate principalmente a fornitori di tecnologia e consulenti, con progettazioni che si sono dimostrate costose e lente, nonché con risultati finali certamente non eccellenti. Quindi anche questi operatori stanno finalmente capendo che devono adottare soluzioni specifiche per questi problemi, sviluppate da esperti del settore”.
Algoritmi per la gestione e ottimizzazione
A entrambe queste tipologie di attori Hive Power può portare un valore aggiunto nella parte software, grazie a un approccio Saas: “Il nostro vero valore aggiunto è nella parte algoritmica di gestione e ottimizzazione. Abbiamo fatto uno sforzo enorme per cercare di raffinare ulteriormente questi algoritmi, che servono sia per previsione che per ottimizzazione degli asset. Ad esempio possiamo prevedere, su una flotta di centinaia o migliaia di veicoli elettrici, quanti in un dato istante temporale saranno connessi alla rete elettrica e quale sarà il loro stato di carica. Attraverso questa previsione si può fare poi una seconda fase di ottimizzazione, comandando a ogni veicolo come andare a caricarsi o a scaricarsi.
Mettiamo molto impegno anche nella parte di user experience, sia nello sviluppo delle web app per i clienti cerchiamo di renderle più semplici possibile: spesso i competitor hanno soluzioni troppo complesse. Gli algoritmi sono stati sviluppati praticamente tutti internamente, ovviamente niente è stato fatto completamente da zero, abbiamo anche noi attinto a delle librerie pre esistenti, ma tutta la parte di architettura e risoluzione dei problemi è stata sviluppata e testata in casa”.
L’impatto delle comunità energetiche
Alcuni trend di mercato e di settore stanno favorendo il business di Hive Power. Tra questi c’è anche l’ascesa dei prezzi dell’energia ha spinto molto di più a ragionare su soluzioni che possano consentire di risparmiare o cambiare la bolletta. In materia di decarbonizzazione, Hive Power punta molto sul tema delle Comunità energetiche “lo vediamo come un vero e proprio tsunami che sta per arrivare, anche ci sono comunque ancora dei problemi regolatori, ma tutti i player con cui stiamo parlando hanno dei piani molto aggressivi a proposito. La comunità energetica, infatti, permette infatti di ottenere dei ricavi aggiuntivi, consentendo di implementare tutte una serie di tecnologie congiuntamente, dal fotovoltaico alle pompe di calore. Quello che facciamo come Hive Power è di fornire la piattaforma software per la gestione ottimale delle comunità energetiche, a disposizione sia del gestore della comunità stessa che dei membri”. Per il prossimo futuro, comunque, l’orizzonte di Hive Power è concentrato soprattutto sulla mobilità elettrica, con l’obiettivo di portare a un livello commerciale la soluzione per la gestione per la ricarica dei veicoli elettrici, ma anche veicoli commerciali e camion, vogliamo arrivare ad avere uno sviluppo importante tema ormai chiave.
Articolo originariamente pubblicato il 21 Giu 2023