Il futuro sostenibile dell’industria
Dare la possibilità a giovani realtà italiane e internazionali di misurarsi con le sfide che ci attendono sotto il profilo industriale e di proporre soluzioni creative e innovative in grado di fare la differenza nel percorso verso la costruzione del futuro sostenibile dell’industria sempre più orientato all’ESG e alla produzione sostenibile. Questa la volontà che ha spinto il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC) – il centro di Philip Morris International per l’alta formazione e lo sviluppo delle competenze legate a Industria 4.0 – a lanciare la seconda edizione del contest “Design the Sustainable Future of Manufacturing“.
La seconda edizione del contest Philip Morris per la sostenibilità del manifatturiero
La call for innovation è realizzata in partnership con Almacube, innovation hub e incubatore certificato dal Ministero dello Sviluppo Economico che promuove l’innovazione e lo sviluppo economico del territorio e intende costruire un ponte tra il mondo industriale e il mondo della ricerca. In particolare l’iniziativa è rivolta a startup, spinoff e aziende innovative con il fine di identificare soluzioni e tecnologie applicabili al mondo industriale con il fine di aumentare il profilo di sostenibilità degli stabilimenti produttivi e dei luoghi di lavoro.
178 candidature per costruire il futuro sostenibile dell’industria
La call for innovation di quest’anno ha visto arrivare 178 candidature da 34 Paesi, di cui il 34,8% dall’Italia, il 52,8% dall’Europa, il 9% dal Regno Unito e la restante parte, il 3,4% dal resto del mondo.
Le quattro challenge proposte in questa seconda edizione ruotano attorno alla ricerca di soluzioni innovative per rendere più sostenibile ed efficiente i siti produttivi in termini di riduzione dei consumi energetici e idrici all’interno dei processi industriali, di controllo qualità del prodotto finale, di efficienza e ottimizzazione dei servizi interni alle aziende e di formazione digitale dei lavoratori attraverso intelligenza artificiale Intelligenza artificiale per il bene sociale e tecnologie di realtà aumentata e virtuale.
Verso la fase di pitching
Le 21 realtà più promettenti passeranno alla fase di pitching davanti a una giuria di esperti composta da rappresentanti di Philip Morris e di Almacube che avrà il compito di selezionare i tre finalisti ammessi al programma di co-design, organizzato con il personale dello stabilimento di Bologna. Al termine di questa fase, Philip Morris potrà decidere di finanziare una Proof of Concept, dunque di dare vita ed applicare uno dei progetti ai propri stabilimenti produttivi.
Un ecosistema di innovazione per la costruzione del futuro sostenibile dell’Industria
“Siamo orgogliosi di continuare a promuovere questo ambizioso progetto, che mira ad attrarre i migliori talenti imprenditoriali di tutto il mondo. Il numero di candidature ricevute quest’anno è cresciuto notevolmente rispetto alla prima edizione, a dimostrazione di quanto sia fondamentale per noi collaborare con le istituzioni, come la Regione, le università e le aziende, in un ecosistema in grado di creare quelle condizioni abilitanti per l’innovazione” ha dichiarato Eleonora Santi, Direttrice Relazioni Esterne di Philip Morris Italia.
“Il successo di questa iniziativa alimenta la crescita di un ecosistema di innovazione internazionale e abilita uno scambio culturale, oltre che tecnologico. Le risorse e l’esperienza di Philip Morris forniranno alle startup il supporto necessario per accelerare il loro sviluppo, mentre le idee fresche e rivoluzionarie delle startup apriranno nuovi orizzonti di crescita per l’azienda” ha aggiunto Francesco D’Onghia, responsabile dell’Open Innovation Unit di Almacube.