Sostenibilità e brand

Sustainable Product Declaration: la proposta di Minsait e Circular



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Accordo tra la società del Gruppo Indra, Minsait e la società di consulenza in valutazioni ambientali e sociali, Circular per l’implementazione in Italia di un certificato che attesta la sostenibilità ambientale e sociale di un prodotto. L’obiettivo è sviluppare una Sustainable Product Declaration per vari settori, coprendo l’intero ciclo di vita del prodotto

Pubblicato il 23 apr 2024



Sustainable Product Declaration: una garanzia di trasparenza per le caratteristiche dei prodotti

La sfida e l’obiettivo sono quelli di dar vita a una Sustainable Product Declaration, ovvero un certificato in grado di attestare la sostenibilità ambientale e sociale di un prodotto ed è un impegno che vede collaborare la società del Gruppo Indra, Minsait e la società di consulenza specializzata in valutazioni ambientali e sociali di prodotti o servizi, Circular.

L’annuncio di questa operazione è arrivato in occasione del Luxury Summit, l’evento milanese focalizzato sulla sostenibilità nel settore del lusso italiano e punta a sviluppare una Sustainable Product Declaration in grado di attestare la sostenibilità ambientale e sociale dei prodotti in diversi settori, con la capacità di coprire l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla vendita fino all’utilizzo (si consiglia la lettura di Sustainable Products: l’iniziativa dell’UE per prodotti a prova di circolarità ndr.).

L’obiettivo della Sustainable Product Declaration

La Sustainable Product Declaration o Certificato di Prodotto Sostenibile intende permettere alle aziende di dimostrare la sostenibilità dei loro prodotti e di consentire nello stesso tempo ai consumatori la possibilità di disporre di una maggiore trasparenza e sicurezza nel momento in cui si devono acquistare prodotti sostenibili.

L’approccio della Sustainable Product Declaration parte dal presupposto che la realizzazione di prodotti sostenibili impone un approccio multidisciplinare nel quale devono convergere competenze in diversi settori con una forte componente di green skill.

In questa collaborazione, Circular porta l’esperienza accademica e normativa nel campo della sostenibilità, mentre Minsait contribuisce con le competenze specifiche di settore e nelle aree della gestione dei dati, nella blockchain e nell’intelligenza artificiale, tecnologie necessarie per tracciare l’impatto dell’intera catena del valore dei prodotti.

Sustainable Product Declaration: una risposta anche per il mondo ESG

Sergio Scornavacca, responsabile del Mercato Industria di Minsait in Italia ha osservato che “La partnership con Circular ci consente di arricchire la nostra offerta ESG con la Sustainable Product Declaration, una certificazione di sostenibilità completa, che risponde alla domanda di prodotti autenticamente sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che sociale. In termini di potenziale di mercato, reputazione del marchio e conformità normativa, la SusPD ha le caratteristiche per rispondere alle richieste che arrivano dal settore del lusso e dalla maggior parte delle aziende italiane che hanno l’opportunità di differenziare i propri prodotti certificandone la sostenibilità“.

Marzia Traverso, una dei fondatori di Circular e direttrice dell’Institute of Sustainability in Civil Engineering all’Università Tecnica di Aquisgrana ha a sua volta sottolineato che “La Sustainable Product Declaration è in grado di offrire ai consumatori una maggiore trasparenza sul processo produttivo e sul ciclo di vita dei prodotti. La soluzione si basa su una valutazione completa degli aspetti ambientali e sociali. La partnership con Minsait mette a disposizione la tecnologia necessaria per misurare questi impatti, fornendo una valutazione accurata e trasparente della sostenibilità dei prodotti“.

La prospettiva del sustainable design come next step

La Sustainable Product Declaration mette a disposizione dei brand un elemento distintivo che permette ai consumatori di disporre di tutte le informazioni necessarie per una decisione di consumo consapevole dal punto di vista sociale e ambientale.

Le reti neurali consentiranno poi in futuro di dare vita a forme di sustainable design, a soluzioni per monitorare e aggiornare gli impatti sull’intero ciclo di vita del prodotto, e alla possibilità di disporre di informazioni per introdurre miglioramenti nelle fasi di progettazione, produzione, commercializzazione e utilizzo dei prodotti.

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