Promuovere l’adozione diffusa della rendicontazione delle emissioni. E’ questo l’obiettivo di Greenly, startup specializzata nella contabilizzazione delle emissioni di carbonio, che ha appena ottenuto 52 milioni da un nuovo round di finanziamento guidato da Fidelity International Strategic Ventures, due anni dopo il successo di un altro round da 23 milioni di dollari.
Grazie alle nuove risorse Greenly punta a proporsi sul mercato come un leader globale e di affermarsi anche sulla scia delle nuove normative, a partire dalla direttiva UE sul reporting della sostenibilità aziendale e dal recente obbligo per le società pubbliche di comunicare le proprie emissioni di gas serra.
Lo scenario globale
Grazie al nuovo round di finanziamento la startup punta a consolidare il proprio ruolo in un contesto in cui il monitoraggio e la riduzione delle emissioni diventano un requisito universale, non solo per le grandi aziende, ma anche per mid-market e le piccole e medie imprese.
L’obiettivo è a questo punto, per Greenly, di estendere la portata globale consolidando la propria posizione grazie a una suite climatica completa che punti a facilitare il passaggio da un modello in cui le competenze climatiche erano una priorità bassa per le aziende e venivano prevalentemente reperite fuori dal perimetro dell’organizzazione al nuovo scenario in cui è importante coltivare conoscenze climatiche interne e attuare strategie di riduzione efficaci nel nuovo contesto della transizione energetica.
Gli investitori
Oltre a Fidelity International Strategic Ventures, al round di finanziamento hanno partecipato nuove realtà come Bgv (Benhamou Global Ventures), Move Capital, Hewlett Packard Enterprise e Hsbc. Tra le società che avevano già sostenuto in passato Greenly si annoverano invece XAnge ed Energy Impact Partners, oltre a Brian Halligan, cofondatore e presidente di HubSpot.