Canon Point of View

Prodotti ricondizionati e rigenerati: l’approccio sostenibile delle soluzioni Canon spinge sull’economia circolare

Dispositivi certified-used (Serie CU) oppure rimessi a nuovo (Serie IR ADV ES): ecco il lato green della Easy Experience di Canon, la filosofia che rivoluziona l’User Experience dei processi di stampa in ambito B2B. Con un occhio attento alla sostenibilità: ne parliamo con Davide Balladore, Marketing & Innovation Director di Canon Italia

Pubblicato il 21 Nov 2023

stampa-sostenibilita

Semplicità e sostenibilità: si racchiude in un’assonanza verbale la risposta di Canon alle inedite esigenze del mondo B2B. Davanti a uno scenario fatto sempre più di dinamismo e fluidità, di ambienti di lavoro bisognosi di un’interazione più immediata con la tecnologia e di costante ricerca di soluzioni evolute che favoriscano la collaboration, la big tech giapponese sfodera il suo atout: Easy Experience (E2X), l’innovativo approccio che mira a semplificare l’esperienza di lavoro dei dipendenti con tecnologie di stampa interconnesse e applicazioni inedite.

Una vera e propria filosofia dedicata al Workspace – e, dunque, al mondo dell’ufficio – che non si declina nella sola trasformazione digitale, ma va oltre e sconfina nel sempre più attrattivo campo della sostenibilità, mettendo in piedi un sistema circolare di rigenerazione e ricondizionamento destinato a rivoluzionare il rapporto dell’impresa con le sue risorse IT.

Dalle capacità di interconnessione e collaboration favorite da un ampio ecosistema tecnologico in cloud al vasto portafoglio applicativo delle Canon SmartApp, accessibile da dispositivi di stampa, pc e smartphone, per arrivare alle soluzioni circolari che ne rappresentano il volto ecologico, Easy Sustainability dà risposta a un’ampia gamma di esigenze. Ma di cosa si tratta nel concreto? E, soprattutto, in che modo questo approccio può rappresentare una nuova frontiera del sustainability management?

Ne parliamo con Davide Balladore, Marketing & Innovation Director di Canon Italia, il quale chiarisce innanzitutto l’intento che si nasconde dietro la nuova vision: “Con E2X – puntualizza – Canon vuole distinguersi dal mercato tramite contenuti concreti e del tutto innovativi. E la scelta è quella di mettere sul piatto un’offerta completa in termini di User Experience per il mondo B2B, qualcosa di davvero innovativo con cui sperimentare un’esperienza unica anche al di fuori del campo consumer”.

Prodotti ricondizionati e rigenerati, il focus sulla sostenibilità

Unicità dell’esperienza, dunque, è il concetto chiave, da declinare però sul mondo business. In che modo si realizza questo obiettivo?

“E2X propone un’offerta di prodotti e servizi su alcune aree tematiche ben distinte: sicurezza, con soluzioni B2B che consentano di gestire informazioni e documenti in modo totalmente sicuro; innovazione, con prodotti che guardano alle esigenze del workspace odierno e di ambienti di lavoro dislocati; collaborazione, con soluzioni che rendano semplice condividere informazioni in modo sicuro; integrazione, con piattaforme e processi preesistenti. Infine, sostenibilità: da sempre Canon presta attenzione a questo aspetto, sia dal punto di vita del ciclo di vita del device che per dar corpo alla filosofia che contraddistingue il brand, la Kyosei”.

Ovvero?

“Kyosei è il nome della filosofia aziendale alla base del marchio Canon. È un termine giapponese che significa vivere e lavorare insieme per il bene comune, un principio etico condiviso da tutti i dipendenti. Questa filosofia guida la nostra missione, i valori, il rapporto con i dipendenti e la conduzione del nostro business”.

In questo quadro, qual è la strategia di sostenibilità che Canon si è data nel mondo Digital Printing & Solutions, ovvero in ambito B2B?

“E’ una strategia che fa parte del nostro pillar tematico Easy Sustainability e si traduce in 4 target, o meglio, 4 azioni vengono percepite dal cliente come innovazioni concrete. La prima è evitare consumi inutili, attraverso l’ottimizzazione del parco prodotti installato riducendo le emissioni di CO2. La seconda è evitare stampe inutili, con una strategia ad hoc che sfrutti l’ecosistema Canon, costituito da piattaforme in cloud per stampare ciò che serve realmente e senza limiti nel caso in cui l’organizzazione si avvalga dello smart working. La terza azione consiste nel compensare la stampa offrendo servizi di Climate Project Contribution, ovvero sfruttando le partnership strette da Canon in ambito EMEA per realizzare progetti sostenibili. In pratica, in funzione del servizio di stampa effettuato dal cliente, si può calcolare la produzione di CO2 per compensare quanto emesso e ridurre l’impatto ambientale. Il quarto e ultimo target è digitalizzare, con la possibilità di una gestione documentale strutturata e semplice. Infine, in accordo con la Direttiva europea sulla Rendicontazione Societaria di Sostenibilità (CSRD) approvata lo scorso novembre 2023 dal Consiglio Europeo, Canon includerà nella propria Relazione sulla Gestione le informazioni qualitative e quantitative sulla sostenibilità, le attività e le performance dell’azienda in questa direzione, per dare ancora maggiore concretezza alle azioni che Canon metterà in campo, incluse strategia, target e obiettivi di sostenibilità pianificati”.

In che modo Canon dà un risvolto concretamente sostenibile al nuovo approccio B2B delineato nell’Easy Experience?

“Con E2X oggi Canon mette in campo una proposta che guarda con estrema attenzione al tema della sostenibilità, con il lancio di prodotti rigenerati e ricondizionati. La filosofia aziendale punta alla concretezza: a portare a termine il processo è una factory sita a Giessen, in Germania, la quale rigenera fino al 90% delle parti del prodotto. Questo consente a Canon di portare sul mercato un bene che è equiparabile al nuovo, dandogli così una seconda vita”.

Prodotti ricondizionati e rigenerati, il sistema di circolarità di Canon

Entriamo nel dettaglio di questo sistema circolare. Su quali principi si basa?

“Fondamentalmente su due principi: la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, agendo sull’offerta di prodotto e sul ciclo produttivo, e il contributo all’economia circolare”.

Partiamo dalle emissioni.

“Canon si basa su un ciclo produttivo che vede tutte le factory rispondere a criteri di sostenibilità e che si è arricchito, quest’anno, di due nuove famiglie delle gamma imageRUNNER. La prima è caratterizzata dalla sigla ES (Environmental Sustainable) che indica l’insieme di prodotti rigenerati attraverso processi ottimizzati nella factory di Giessen. In questo ambito l’offerta prevede modelli multifunzione a colori e bianco e nero (b/n), rigenerati fino al 90% e reimmessi sul mercato con uno standard di altissima qualità, praticamente pari al nuovo. La seconda famiglia di prodotti ha la sigla CU (Certified Used) ed è realizzata localmente, tramite processi consolidati e condivisi con il nostro HQ tramite una specifica certificazione che consente di ricondizionare tutta l’offerta dei prodotti multifunzione imageRUNNER”.

Balladore prosegue: “A livello globale, inoltre, Canon si è posta l’obiettivo Net Zero per il 2050, mentre è stato registrato dal 2008 al 2021 un risparmio energetico di 60mila GWh, pari a 28 milioni di tonnellate di CO2. Un dato che registra un trend di miglioramento pari al 4-5% all’anno. L’attenzione al tema è dunque da anni molto importante per noi, e si declina anche nella sostituzione degli imballaggi e nel focus sugli impianti di riciclo dei prodotti”.

Parliamo invece di contributo alla circolarità. Prodotti rigenerati e ricondizionati, ovvero ES e CU: quali sono nel concreto le differenze?

La serie ES comprende prodotti multifunzione A3 a colori e b/n, completamente rigenerati. Mossa dalla volontà di miglioramento continuo, Canon ha recentemente ridisegnato tutti i processi di rigenerazione: oggi, in tutti i paesi EMEA, i dispositivi usati vengono verificati e, se rispondono a certi requisiti, sono certificati e spediti nella factory di Giessen, in cui si procede smontandoli, ripulendoli e riassemblandoli totalmente. Infine, il device viene ripensato per il mercato con un codice di vendita dedicato e con i contatori azzerati. Il plus, ovviamente, è che il prodotto nasce con il 90% di materiale rigenerato, mentre prima si arrivava a circa il 75%. I prodotti CU, invece, sono gli stessi modelli multifunzione A3, ma ricondizionati localmente tramite un processo condiviso centralmente con partner certificati: si sostituiscono le parti usurate, prima di prova e rivendita. I contatori in questo caso non vengono azzerati: è come acquistare un’auto usata, che è stata ricontrollata ma non rigenerata da zero”.

Qual è il grado di maturità del mercato su questi temi?

“Nell’ultimo anno e mezzo la sensibilità è diventata più concreta. Di sostenibilità parlano praticamente tutti ormai e, lato cliente, certamente è cambiata la percezione: si pensi alla carenza globale di chip che ha spinto più clienti a valutare l’offerta di dispositivi rigenerati o ricondizionati. C’è quindi meno diffidenza e una delle chiavi di volta è stato proprio il rinnovamento dei processi di rigenerazione: un tempo il prodotto rigenerato aveva un gap tecnologico importante con il nuovo. Oggi questo si è assottigliato moltissimo”.

Balladore sottolinea: “Ma non solo. A partire dall’integrazione dei criteri ambientali minimi all’interno delle gare, le scelte sostenibili della Pubblica Amministrazione hanno favorito la diffusione dei prodotti rigenerati e ricondizionati sul mercato e una maggior consapevolezza dell’impatto sull’ambiente”.

Prodotti ricondizionati e rigenerati: il valore aggiunto di Canon

Chiudiamo allora il cerchio a beneficio delle aziende: qual è il valore aggiunto nell’uso di prodotti ricondizionati e rigenerati?

“Anzitutto, poter utilizzare un prodotto rigenerato con le garanzie che Canon offre non impone alcuna rinuncia in termini di processo: quel che fai con il nuovo, lo fai con l’usato. Canon, infatti, garantisce le stesse opportunità di gestione smart dei documenti: il dipendente può, ad esempio, ritirare la stampa con il suo badge aziendale, stampare in sicurezza con lo smartphone o sul device a casa incluso nella policy di smartworking oppure fare scansioni e trasmetterle sul cloud. Sono tutte funzionalità che portiamo al mercato, in egual misura, attraverso le Canon SmartApp. Si tratta di veri e propri casi d’uso B2B che permettono di automatizzare i processi aziendali, garantendo i più elevati livelli di sicurezza grazie a soluzioni sicure “by design” ed in linea con i più alti standard di compliance normativa”.

Balladore chiosa: “C’è poi un vantaggio di tipo economico, perché ovviamente il prodotto rigenerato ha un posizionamento di pricing ben diverso rispetto al nuovo. Canon, in questo senso, ha accelerato e migliorato i processi di rigenerazione. Infine, un beneficio strategico: con questo approccio possiamo creare un punto d’incontro fra la vision sostenibile di Canon e quella del cliente. Usando prodotti rigenerati, l’azienda dimostra a sua volta all’utente e al mercato che l’organizzazione poggia su fatti concreti”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

B
Veronica Balocco

Articoli correlati

Articolo 1 di 5