Analisi

Climate finance: come sostenere la lotta ai cambiamenti climatici



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La finanza climatica è chiamata a svolgere un ruolo sempre più importante sia per sostenere progetti e processi di trasformazione sostenibile sia per realizzare progetti per l’adattamento al climate change

Aggiornato il 30 ago 2024



Climate finance per la trasformazione energetica ed ecologica

Cosa si intende per Climate Finance

La Climate Finance, o Finanza Climatica, rappresenta un meccanismo di finanziamento volto a sostenere gli interventi necessari per attenuare e adattarsi ai cambiamenti climatici. Questa disciplina si impegna nel reperire e gestire risorse finanziarie da destinare a progetti ambientali, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e mitigare l’impatto dell’uomo sul clima.

Qual è la differenza tra green finance e climate finance?

Climate finance e Green finance sono due termini che vengono spesso utilizzati come sinonimi nel contesto della finanza sostenibile, tuttavia, hanno significati e applicazioni diversi.

La Climate finance si riferisce specificamente al finanziamento per progetti, strategie e politiche che si pongono l’obiettivo di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici e di promuovere forme di adattamento. In questo ambito rientrano progetti come l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica, la gestione delle foreste e l’agricoltura sostenibile. Il focus della climate finance è principalmente sulle questioni climatiche e sull’attenuazione delle emissioni di gas serra.

La Green finance si muove su un ambito più ampio e si riferisce al finanziamento di progetti che non solo beneficiano il clima, ma anche l’ambiente in generale. In questo caso si considerano progetti legati alla conservazione della biodiversità, all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, alla gestione dei rifiuti e al riciclaggio. In altre parole, mentre la climate finance si concentra esclusivamente su questioni climatiche, la green finance considera una gamma più ampia di problemi ambientali.

Climate finance e Green finance sono componenti fondamentali della finanza sostenibile e giocano un ruolo cruciale nel guidare la transizione verso un’economia più green e sostenibile.

L’importanza della finanza climatica in relazione al clima nel contesto attuale

La finanza climatica è un fattore essenziale per sostenere la transizione verso economie a basse emissioni di carbonio e resilienza climatica, supportando così l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e rappresenta un ambito che va oltre la mera questione economica, rappresentando uno strumento chiave per stimolare interventi sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

Governi, istituzioni finanziarie e fondi di investimento giocano un ruolo cruciale in questo contesto, così come lo sono strumenti e metodologie ad esempio per la misurazione dell’impatto dei progetti finanziati e per l’individuazione delle differenze tra finanza green e climate finance. In questo quadro complesso e in rapido mutamento, l’Osservatorio Climate Finance del Politecnico di Milano e iniziative internazionali come il Financing Climate Action delle Nazioni Unite o il Climate Finance dell’UNEP si stanno impegnando per tracciare una rotta chiara verso una finanza sempre più verde.

Climate Finance: strumenti e metodologie

La Climate Finance si avvale di una serie di strumenti e metodologie specifiche per massimizzare l’impatto positivo dei propri interventi. Tra questi figurano i Green Bonds, i Carbon Credits, le garanzie finanziarie per progetti green e le forme di finanziamento della ricerca scientifica in ambito ambientale. Inoltre, vengono utilizzate metodologie avanzate per la valutazione dei progetti e per la misurazione del loro impatto sul clima.

I governi hanno a loro volta un ruolo chiave. Attraverso politiche appropriate, possono incentivare gli investimenti privati in progetti green, promuovere la ricerca scientifica nel campo dell’ambiente e contribuire al processo di definizione degli standard per la misurazione dell’impatto climatico dei vari interventi. Inoltre, i governi possono agire direttamente come finanziatori di progetti legati al clima.

Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e il ruolo della finanza climatica

La Climate Finance rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile, per affrontare i problemi ambientali e climatici globali e per l’ESG. Questa disciplina coinvolge investimenti e finanziamenti diretti a progetti che mitigano o creano le condizioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici, ed è un elemento chiave per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) stabiliti dalle Nazioni Unite.

La finanza climatica può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra promuovendo l’uso di energie rinnovabili, migliorando l’efficienza energetica e incentivando pratiche agricole sostenibili. Questo sostiene direttamente gli SDGs legati all’energia pulita e accessibile, all’azione per il clima e alla vita sulla terra. Inoltre può aiutare le comunità a sviluppare capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, finanziando progetti che migliorano la resilienza delle infrastrutture, promuovono l’uso sostenibile delle risorse idriche e proteggono gli ecosistemi vulnerabili. Questo si collega direttamente agli SDGs che riguardano l’acqua pulita e l’igiene, le città e le comunità sostenibili e la vita sottomarina.

La climate finance può inoltre stimolare l’innovazione e la crescita economica sostenibile, finanziando tecnologie verdi e pratiche commerciali sostenibili e gioca un ruolo cruciale nel promuovere uno sviluppo sostenibile in tutti i suoi aspetti – economico, sociale e ambientale. Nello stesso tempo, per massimizzare il suo impatto, è essenziale che sia adeguatamente integrata nelle strategie di sviluppo nazionali e internazionali e che sia accompagnata da politiche e regolamentazioni appropriate.

Ruolo delle banche e delle istituzioni finanziarie in relazione alla finanza climatica

Le banche e le altre istituzioni finanziarie giocano un ruolo cruciale nella mobilizzazione delle risorse necessarie per la finanza climatica. Questi attori possono infatti emettere Green Bonds, offrire credito a condizioni favorevoli per progetti green e investire direttamente in tali progetti. Inoltre, le istituzioni finanziarie possono promuovere la diffusione di strumenti finanziari innovativi legati al clima. Il mondo bancario nello stesso tempo, per rendere realmente efficaci queste misure ha bisogno di disporre di strumenti che permettano una effettiva misurazione dell’impatto. Questo processo consente infatti di valutare l’efficacia dei vari interventi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e adattamento ai cambiamenti climatici. Per questo motivo, sono stati sviluppati diversi strumenti e metodologie per misurare l’impatto climatico dei progetti finanziati.

In particolare i fondi di investimento rivestono un ruolo importante e sono un attore chiave nello sviluppo della finanza climatica. Attraverso le loro strategie d’investimento, possono infatti indirizzare risorse ingenti verso progetti green, possono contribuire a mobilizzare le risorse necessarie per affrontare i cambiamenti climatici e possono favorire la creazione di nuovi strumenti finanziari legati al clima.

Climate finance e risk management

La climate finance e il risk management sono due concetti strettamente interconnessi. Se la finanza climatica si riferisce all’allocazione di risorse finanziarie per progetti o investimenti che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici il risk management lavora per l’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi, inclusi quelli legati al clima.

Nel contesto dei cambiamenti climatici, i rischi possono essere di natura fisica, come eventi meteorologici estremi o cambiamenti a lungo termine nelle condizioni climatiche, o possono essere legati alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, come cambiamenti normativi o tecnologici. Entrambi questi tipi di rischi possono avere un impatto significativo sul valore degli investimenti e sul rendimento finanziario.

Il risk management nel contesto della climate finance implica l’uso di strumenti e tecniche per valutare e gestire questi rischi. Ad esempio, può includere l’analisi di scenario per valutare l’impatto potenziale di vari scenari di cambiamento climatico su un investimento, o l’uso di strumenti finanziari come le assicurazioni per gestire i rischi fisici.

La gestione del rischio climatico sta diventando sempre più importante per gli investitori, le imprese e le autorità di regolamentazione. Gli investitori stanno diventando sempre più consapevoli dei rischi e delle opportunità legati al clima e stanno cercando di integrare considerazioni climatiche nei loro processi di investimento e di risk management. Le imprese stanno cercando di gestire i rischi climatici per proteggere il loro valore e garantire la loro resilienza a lungo termine. Le autorità di regolamentazione stanno iniziando a richiedere una maggiore trasparenza e divulgazione dei rischi climatici.

L’Intelligenza artificiale per il climate finance

Il rapporto tra climate finance e intelligenza artificiale rappresenta una delle aree più promettenti per affrontare la crisi climatica globale. Se climate finance si riferisce anche ai flussi finanziari destinati a progetti e iniziative che mirano alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento, l’intelligenza artificiale, con la sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di identificare pattern complessi, può svolgere un ruolo cruciale. Innanzitutto, l’AI può migliorare la valutazione dei rischi climatici. Attraverso l’analisi di dati meteorologici, geografici e socio-economici, gli algoritmi di AI possono prevedere con maggiore precisione gli impatti dei cambiamenti climatici su specifiche regioni o settori economici. Questo consente agli investitori di prendere decisioni più informate e di allocare i fondi in modo più efficiente.

Inoltre, l’Intelligenza artificiale può ottimizzare l’allocazione delle risorse finanziarie. Ad esempio, attraverso l’uso di modelli predittivi, è possibile identificare i progetti di energie rinnovabili più promettenti o le tecnologie di mitigazione più efficaci. Questo non solo aumenta l’efficacia degli investimenti, ma riduce anche il rischio di fallimento dei progetti.

L’intelligenza artificiale può anche facilitare la trasparenza e la rendicontazione nel settore della climate finance attarverso l’esame di bilanci di sostenibilità. Gli algoritmi di machine learning possono monitorare e verificare in tempo reale l’implementazione dei progetti finanziati, garantendo che i fondi vengano utilizzati in modo appropriato e che gli obiettivi climatici vengano effettivamente raggiunti riducendo ad esempio i rischi di greenwashing o di greenhushing.

Infine, l’AI può contribuire a sensibilizzare e coinvolgere il pubblico. Attraverso strumenti di analisi dei sentimenti e delle opinioni, è possibile comprendere meglio le preoccupazioni e le aspettative delle comunità locali e degli stakeholder, facilitando un dialogo più efficace e inclusivo sulle questioni climatiche.

Le sfide future per la finanza climatica

Nonostante gli importanti progressi realizzati, la Climate Finance si trova di fronte a numerose sfide. Tra queste, la necessità di aumentare ulteriormente le risorse mobilitate, garantire un equo accesso al finanziamento per tutti i Paesi e migliorare i meccanismi di misurazione dell’impatto climatico dei progetti finanziati. Superare queste sfide sarà fondamentale per assicurare un futuro sostenibile al nostro pianeta.

Nonostante i numerosi strumenti e le metodologie a disposizione, le sfide per la finanza climatica richiedono un impegno condiviso da parte dei governi, delle banche e delle istituzioni finanziarie, ma anche dei fondi di investimento. La necessità di una misurazione accurata dell’impatto della Climate Finance è determinante per garantire l’efficacia degli interventi e far fronte alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo che dipendono pesantemente da questa forma di finanza.

Articolo aggiornato il 30 agosto 2024

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