Il comparto del Travel & Tourism è responsabile del 10% delle emissioni globali e il cambiamento verso un futuro più verde dipende in larga misura dalle decisioni dei consumatori. In grandissima sintesi è questo il senso dell’ultima ricerca BCG nella quale si mette in evidenza che i turisti e i viaggiatori sono però ancora incerti sul loro ruolo e i messaggi e gli stimoli delle imprese non sono abbastanza chiari.
Se l’obiettivo Net Zero è oggi una priorità per tutte le aziende, questo diventa ancor più rilevante per quelle attive nel settore Travel & Tourism (T&T): il comparto contribuisce al 10% delle emissioni globali, e si prevede che aumenteranno del 5% annuo, raggiungendo le 8,4 gigatonnellate di emissioni di CO2 nel 2030, a meno di interventi correttivi e cambi di rotta.
Oltre il 40% delle emissioni è legato alle decisioni dei consumatori
Lo studio BCG “Steering Consumers to Greener Travel and Tourism Choices”, basato su un’indagine che ha coinvolto 19.000 consumatori in 8 Paesi, rivela che oltre il 40% delle emissioni del settore è legato alle decisioni dei consumatori e che l’80% di questi si dichiara preoccupato per l’ambiente. Riuscire a gestire questo fenomeno rendendo il settore sempre più sostenibile è cruciale per le aziende che devono quindi indirizzare i consumatori verso scelte più consapevoli.
“La salvaguardia del pianeta deve essere un obiettivo primario per le aziende del settore e ciò diventa ancora più evidente considerando il valore che genera per il business. Ad esempio, osserviamo come le aziende più sostenibili ottengano un vantaggio di 3 punti percentuali nel rendimento per gli azionisti e che il 68% dei dipendenti dichiara di preferire offerte da società percepite come più sostenibili ed attente alle problematiche ambientali.” osserva Gabriele Ferri, Managing Director e Partner di BCG.
Solo il 10% considera la sostenibilità un fattore determinante nella scelta d’acquisto
La ricerca BCG ha suddiviso i consumatori del settore in tre segmenti per delineare i principali comportamenti rispetto alla sostenibilità e fornire così alle aziende un supporto per prendere decisioni efficaci. Nonostante l’80% dei consumatori manifesti preoccupazione per l’ambiente, solo il 10% considera la sostenibilità un fattore determinante nella scelta d’acquisto. Il 25% attribuisce importanza agli aspetti legati alla sostenibilità e può quindi esserne influenzato, sebbene non sia ancora direttamente motivato a fare scelte green. Infine, il restante 65% dei consumatori privilegia altri fattori nella scelta d’acquisto perché non è ancora orientato alla sostenibilità.
L’adozione di comportamenti green varia notevolmente a seconda del mercato. In Italia: la percentuale di consumatori che opta per viaggi eco-friendly è leggermente inferiore rispetto alla media globale della categoria (34%). Nel settore dei viaggi leisure invece l’impegno verso acquisti green tra i consumatori italiani supera la media globale (10%) posizionando l’Italia al di sopra degli Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia e India.
Consumatori ancora confusi sul loro ruolo
BCG ha individuato tre fasi fondamentali per orientare i consumatori verso scelte green: in primo luogo identificare e comprendere le esigenze dei clienti affrontando una realtà emersa dal sondaggio – molti consumatori si sentono confusi sul ruolo che possono giocare o sono disillusi dalle apparentemente false promesse delle imprese impegnate nel diventare più verdi. Sono molto attenti al greenwashing quindi le aziende devono prima garantire coerenza tra ciò che dichiarano e come agiscono per essere credibili. In Italia ad esempio la percentuale di consumatori convinti che le imprese parlino di sostenibilità solo allo scopo di migliorare la propria immagine o incrementare vendite supera la media globale.
In secondo luogo le imprese devono innovare la propria offerta con prodotti servizi vicini ai bisogni reali dei clienti ma allo stesso tempo incentivanti verso scelte verdi. Le leve applicabili dal settore turistico durante tutto il ciclo dell’esperienza d’acquisto sono molteplicie: dalla fase prenotazione dove si possono mostrare le emissioni stimate ogni opzione itinerario; alla fase pianificazione dove si possono evidenziare opzioni turismo verde; fino all’invio post-voyage ai clienti di un riepilogo delle metriche di sostenibilità.
Infine non meno importante è la comunicazione: si dovranno promuovere scelte verdi con messaggi pertinenti ai propri clienti tenendo conto del contesto e della provenienza. Per gli italiani ad esempio risultano particolarmente importanti azioni relative packaging riciclabile o compostabile e gli investimenti in compensazione delle emissioni. Per raggiungere quegli utenti più distanti sarà necessario ampliare il dialogo.
Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.