Un nuovo prototipo di server raffreddato a liquido, caratterizzato da un innovativo sistema di raffreddamento bifase che permette ai sistemi di high performance computing di raggiungere nuovi livelli di prestazioni ed efficienza energetica, risolvendo un dilemma storico, quello della gestione termica. Stiamo parlando di Textarossa, presentato da E4 Computer Engineering all’Isc di Amburgo.
La nuova soluzione interviene con un nuovo approccio per risolvere uno dei problemi critici dei centri Hpc, dove sono presenti numerosi elementi di calcolo e una parte significativa dell’energia è dedicata ai sistemi di raffreddamento.
Le caratteristiche di Textarossa
Textarossa è caratterizzato dalla combinazione di un avanzato dispositivo di raffreddamento a due fasi con strategie di controllo termico a più livelli, per contribuire agli obiettivi delineati nell’Agenda strategica di ricerca e innovazione EuroHpc e nell’Agenda strategica di ricerca Etp4Hpc.
Nuove prospettive per l’industria e la ricerca
“Da sempre, E4 gioca un ruolo di assoluta eccellenza nel mondo Hpc, con progetti di rilievo internazionale e collaborazioni di alto livello, con enti di ricerca e realtà aziendali – afferma Cosimo Gianfreda, Ceo di E4 Computer Engineering”.
“In Textarossa – prosegue – abbiamo messo a fattor comune le nostre competenze avanzate e le partnership tecnologiche che abbiamo stretto nel corso degli anni per realizzare un sistema che non ha uguali sul mercato, e che apre prospettive inedite al mondo della ricerca e dell’industria grazie alla sua capacità di massimizzare performance, affidabilità ed efficienza dei processi”.
Il ruolo dell’High performance computing
“Il calcolo ad alte prestazioni – spiega E4 Computer Engineering in una nota – svolge un ruolo fondamentale per i Paesi e le grandi imprese, supportando diverse applicazioni in settori quali la finanza, le previsioni meteorologiche, la ricerca nel settore delle fonti energetiche e molti altri. Inoltre, settori emergenti quali sicurezza, sorveglianza, bioinformatica e medicina si affidano sempre più all’ Hpc, in particolare nelle aree dell’High-Performance Data Analytics (Hpda) e dell’High-Performance Computing for Artificial Intelligence (Hpc-Ai).
La sfida di energia ed efficienza
Raggiungere un’elevata efficienza pur rimanendo entro i limiti di potenza ed energia: è questa la sfida principale per soddisfare le esigenze dei centri Hpc su larga scala: “I ricercatori devono prendere in considerazione diversi fattori nell’ambito dello stack hardware/software dell’Hpc – sottolinea E4 Computer Engineering – tra cui l’uso di acceleratori hardware specializzati e altamente efficienti, una gestione efficace delle risorse software e sistemi di raffreddamento avanzati per ottenere prestazioni ottimali”.
Per affrontare queste sfide il progetto Taxtarossa dà priorità al controllo termico, all’efficienza energetica, alle prestazioni e alla perfetta integrazione di nuovi acceleratori basati su principi di riconfigurabilità, “utilizzando il sistema Ampere Mt.Collins 2U con il processore Ampere Altra Max, che offre prestazioni eccezionali – spiega E4 Computer Engineering – mantenendo un’impressionante efficienza energetica per core.
Le caratteristiche tecniche
Tra i principali vantaggi offerti da Taxtarossa c’è l’utilizzo dell’architettura Arm, l’ampio spazio fisico disponibile per l’integrazione del sistema di raffreddamento, il supporto per un numero significativo di slot Pcie, che consente di aggiungere schede Fpga o altre schede di espansione, e la compatibilità ottimale tra il punto di progettazione del sistema di raffreddamento e i requisiti di dissipazione del calore.
In termini di connettività, la piattaforma vanta 160 corsie Pcie Gen4, che consentono connettività I/O flessibile attraverso gli slot Pcie, oltre a 16 corsie Pcie Gen4 aggiuntive per la rete Ocp 3.0. Il sistema Mt.Collins supporta fino a trentadue Dimm Ddr4 3200 Mt/s, con una capacità massima di memoria di 8 Tb.