L'indagine

B Corp: Italia seconda in Europa per numero di aziende certificate

Secondo il movimento B Corp il mondo del business ha ancora molto lavoro da fare, ma l’Italia è sulla buona strada: sono 231 le aziende italiane impegnate nella trasformazione del sistema economico verso un paradigma più sostenibile e rigenerativo. Servizi per la persona, consulenza aziendale e prodotti alimentari sono i settori che spiccano in Italia in termini di sostenibilità

Pubblicato il 05 Giu 2023

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L’Italia si posiziona sul podio dei paesi europei impegnati nella sostenibilità, classificandosi seconda in Unione Europea con un totale di 231 aziende B Corp, preceduta dalla Francia, al primo posto con 304 B Corp; terza l’Olanda con 212 B Corp.

Lo afferma il movimento delle B Corp italiane, che in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, traccia un bilancio del lavoro svolto fino ad oggi attraverso un’analisi che evidenzia lo stato dell’arte delle aziende certificate B Corp in Unione Europea. Lo studio fornisce inoltre una panoramica nazionale dei settori con il maggior numero di B Corp, tra cui spicca l’industry dei prodotti alimentari, con 16 aziende, la consulenza aziendale, che raggruppa 15 B Corp e, infine, i servizi per la persona, con 10 imprese. Analizzando invece i migliori punteggi per settore, ovvero il punteggio dei propri impatti sociali e ambientali che ogni B Corp rende pubblico, quello che emerge come più virtuoso è quello relativo ai servizi per la persona, seguito dalla consulenza aziendale e, infine, dai prodotti alimentari.

Lombardia sul gradino più alto del podio

Per quanto riguarda, invece, la distribuzione geografica, la Lombardia risulta essere la regione con il maggior numero di B Corp nel Paese, con un totale di 88 aziende, seguita dall’Emilia-Romagna, con 32 B Corp, dal Veneto, in cui si contano 29 imprese, e dal Lazio, a quota 24. Tra queste regioni, il Lazio risulta essere l’area più virtuosa, avendo il maggior numero di aziende con i punteggi più alti. Secondo e terzo posto, invece, rispettivamente per l’Emilia-Romagna e il Veneto.

Italia “sulla buona strada”

Secondo i dati, l’Italia sembra dunque essere sulla buona strada, con un numero consistente di aziende che decidono di impegnarsi a generare un impatto positivo sull’intero ecosistema economico, ambientale e sociale e, soprattutto, ad attribuire un’attenzione particolare al miglioramento continuo delle proprie performance. Un miglioramento che si traduce anche nella volontà da parte delle B Corp di misurare i propri progressi nel corso del tempo e continuare a migliorare le proprie pratiche e processi, anche attraverso gli strumenti forniti da B Lab. Tra le 231 B Corp italiane, infatti, il 59% di quelle che si è ri-certificata ha registrato un punteggio superiore rispetto a quello ottenuto nella precedente certificazione, dimostrando dunque un chiaro percorso di evoluzione anche una volta diventate B Corp.

Non solo, per il movimento B Corp, il miglioramento continuo deve passare anche dall’aggiornamento degli standard di certificazione utilizzati. Ed è proprio con quest’obiettivo che B Lab, insieme a oltre 1000 stakeholder ed esperti, sta guidando un’operazione di perfezionamento degli standard B Corp, affinché i parametri tengano conto dell’evolversi della cultura, delle tecnologie e delle conoscenze nel panorama in costante evoluzione della sostenibilità.

Oltre 16.000 persone impiegate nelle BCorp italiane

Ad oggi, delle oltre 6.800 B Corp sparse per il mondo con un fatturato di più di 200 miliardi di dollari, oltre 1.300 si trovano in Unione Europea (e altre 1.360 negli UK) e registrano un fatturato di oltre 57 miliardi di euro. Inoltre sono oltre 240.000 le aziende che utilizzano il B Impact Assessment per misurare i propri impatti sociali e ambientali. A livello italiano si contano 231 B Corp che occupano oltre 16.000 persone, generando un fatturato che supera i 10,9 miliardi di euro.

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