Il quadro normativo europeo per la finanza sostenibile e per l’ESG è in grande e veloce evoluzione: l’approvazione della CSRD da parte del Parlamento europeo prima e del Consiglio d’Europa, il nuovo European Sustainability Reporting Standard (ESRS) dell’EFRAG destinato a diventare lo standard di reporting di sostenibilità, la presentazione della roadmap per la sustainable finance da parte dell’EBA. Sono solo alcuni dei passaggi che hanno punteggiato questa parte dell’anno e che determinano una serie di impegni importanti per le imprese. Il grande tema oggi, assai più che nel passato, è come possono le aziende verificare il loro allineamento alla regolamentazione europea sulla sostenibilità finanziaria?
Tassonomia, CSRD, SFDR: come allineare le imprese
Per rispondere a questa domanda del mercato Cerved, ha definito una partnership con Greenomy per l’erogazione di un servizio che permette di verificare l’allineamento delle imprese del nostro paese agli adempimenti previsti dal framework normativo sulla sostenibilità finanziaria che si sta componendo e che comprende la UE Green Taxonomy, la CSRD, la SFDR.
Sulla base di questa intesa con Greenomy, i clienti corporate di Cerved e le istituzioni finanziarie potranno disporre di uno strumento per rispondere ai requisiti regolamentari, effettuare una valutazione del rischio e mitigare i rischi climatici.
Il modello a ecosistema di Greenomy è strutturato per permettere alle aziende di misurare il proprio allineamento con la tassonomia dell’UE in base a fatturato, CapEx e OpEx. Con questo servizio le istituzioni finanziarie saranno nella condizione di controllare i propri portafogli per accertare la conformità con i principi della tassonomia UE e per gestire il Green Asset Ration (GAR) e il Banking-Book-Taxonomy-Alignment Ratio (BTAR). Strumenti che permetteranno a loro volta di gestire i report ESG.
Uno strumento per indirizzare i fondi e i finanziamenti verso progetti sostenibili
Questo processo metterà le imprese nella condizione di indirizzare i fondi e i finanziamenti verso progetti sostenibili sulla base di dati coerenti con la normativa per la finanza sostenibile e di effettuare scelte in linea con il Green Deal UE. Le attività previste da Cerved e Greenomy per le imprese finanziarie e non finanziarie permetteranno di effettuare altre informative ESG, sia quelle obbligatorie sia quelle volontarie.
In una nota emessa da Cerved Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved Group sottolinea che anche le piccole e medie imprese devono essere messe nella condizione di poter misurare i risultati raggiunti in ambito ESG in particolare se intendono attrarre capitali e crediti, italiani e stranieri. Il contesto nel quale ci troviamo vede investitori e banche sempre più attenti verso quelle aziende che dimostrano di saper fornire misure credibili della loro sostenibilità.
Sempre in questa nota Fabrizio Negri, Amministratore Delegato di Cerved Rating Agency rileva che la Tassonomia UE assume un ruolo centrale e la disponibilità di uno schema regolatorio in grado di classificare le attività economiche coerenti con lo sviluppo sostenibile rappresenta un fattore determinante per tutti gli attori che intendono investire i capitali raccolti con finalità ESG.
A sua volta Alexander Stevens, CEO di Greenomy mette in evidenza che la transizione verso un’economia più sostenibile è la sfida del decennio e impone alle imprese la necessità di misurare la propria sostenibilità, di mitigare il rischio climatico e di disporre di strumenti per valutare come allocare capitale ad attività più ecologiche. Alfredo Romano, Head of Italy di Greenomy, infine, sottolinea il ruolo delle soluzioni di Greenomy per supportare la transizione delle imprese verso una low carbon economy.
Articolo originariamente pubblicato il 19 Dic 2022