Innovazione

Crisi idrica: il vertical farming possibile soluzione per centrare gli Obiettivi dell’Agenda 2030

Entro il 2030 il mondo potrebbe affrontare una mancanza d’acqua globale del 40% dovuta al surriscaldamento e all’aumento dei consumi. Ma esiste un modo per produrre cibo ovunque nel mondo e vicino ai consumatori, garantendo allo stesso tempo un utilizzo responsabile delle risorse naturali: l’esperienza di Planet Farms, anima dell’impianto di Cavenago che rappresenta un unicum mondiale

Pubblicato il 21 Lug 2022

Planet Farms_coltivazioni

Entro il 2030 il mondo potrebbe affrontare una carenza idrica globale del 40% dovuta al surriscaldamento e all’aumento dei consumi, e il consumo d’acqua è tra i temi cerchiati in rosso sull’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’agricoltura impiega il 70% dell’acqua mondiale. Solo in Italia vengono utilizzati per questo settore circa 100 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno. L’incremento della popolazione mondiale raddoppierà la richiesta di cibo entro il 2050, implicando anche un aumento della produzione agricola. In questo scenario poco rassicurante, che impatta interi comparti produttivi e la vita di tutti, il vertical farming rappresenta una concreta soluzione per produrre cibo ovunque nel mondo e vicino ai consumatori, garantendo allo stesso tempo un utilizzo responsabile delle risorse naturali.

Planet Farms, azienda leader nel vertical farming in Europa, ha sviluppato un sistema di coltivazione unico al mondo che permette di controllare tutti i parametri fondamentali per la crescita di una pianta garantendo un processo il più naturale possibile. Nello stabilimento Planet Farms di Cavenago, alle porte di Milano, con una superficie netta di coltivazione di 10.000 metri quadri dedicata alla produzione di verdure in foglia ed erbe aromatiche, entra un seme ed esce un prodotto finito, grazie a un sistema di produzione in grado di garantire la sicurezza degli alimenti e di escludere shock climatici improvvisi capaci di compromettere il regolare approvvigionamento alimentare e le qualità del prodotto.

Risparmio di risorse

Il modello di vertical farming sviluppato da Planet Farms consente un notevole risparmio di risorse:

  • rispetto ai sistemi di coltivazione tradizionali, il processo sviluppato da Planet Farms consente di risparmiare il 90% di suolo e oltre il 95% dell’acqua, producendo 365 giorni all’anno;
  • l’unica acqua consumata per la coltivazione degli ortaggi è quella assorbita dall’apparato radicale della pianta, necessaria per la crescita e trattenuta all’interno di ogni singola foglia;
  • l’acqua in eccesso, quella di evaporazione e quella di irrigazione sono costantemente riutilizzate: vengono riprese da un circuito chiuso ad alta efficienza, trattate, purificate, reintegrate dei sali minerali necessari alle piante, e reimmesse nel sistema;
  • i prodotti Planet Farms sono pronti al consumo e non devono essere lavati, perché sono coltivati in ambienti controllati e con un processo automatizzato, il che comporta un ulteriore risparmio d’acqua. Il consumatore è la prima persona a entrare in contatto con il prodotto quando apre la busta;
  • la produzione di un ettaro di suolo Planet Farms corrisponde alla produzione di circa 300 ettari in campo aperto con agricoltura tradizionale;
  • per produrre un chilo di lattuga in pieno campo servono 200 litri di acqua, nello stabilimento di Planet Farms bastano solo 1,5 litri;
  • nelle growing rooms dello stabilimento di Cavenago la temperatura e l’umidità sono sottoposte a controlli costanti, non vi è spreco di energia, si creano le migliori condizioni di crescita per le piante senza alcuna contaminazione;
  • nel 2019 Planet Farms ha vinto il progetto LIFE della Commissione Europea dimostrando come, mediante il proprio metodo di coltivazione, sia possibile risparmiare grandi quantità di acqua per produrre ortaggi di alta qualità e senza utilizzare fitofarmaci.

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