La pandemia ha accelerato la digitalizzazione nel settore dei trasporti dando vita a nuove sfide e soluzioni che portano a parlare della nascita di una nuova mobilità più connessa, intelligente, efficiente, sicura e sostenibile che la crescita del 5G svilupperà ulteriormente. In questa nuova mobilità digitalizzata, una visione globale che integri i dati e la gestione del traffico e del trasporto pubblico è essenziale per garantire la sostenibilità economica dell’intero sistema e per raggiungere gli obiettivi climatici promossi dalle Nazioni Unite.
È quanto afferma il Rapporto sulle tendenze dei trasporti “Verso una nuova mobilità” (ITT) di Indra, società leader di tecnologia che in Italia opera attraverso la società Minsait.
Necessario un cambiamento culturale
Questa profonda trasformazione richiede un cambiamento culturale nel settore per condividere i dati e affrontare la transizione verso una Mobility as a Service (MaaS) incentrata sul cittadino. La base tecnologica per questo cambiamento di modello esiste già: una piattaforma di piattaforme cloud in grado di integrare tutti i dati relativi a trasporti, traffico, logistica e infrastrutture e di sfruttare al meglio tecnologie come Big Data e Intelligenza Artificiale, modelli predittivi, automazione e virtualizzazione per offrire una visione trasversale della mobilità in tempo reale.
Come illustrato nel rapporto ITT, una piattaforma con queste caratteristiche permette di rispondere all’emergere di nuovi servizi di mobilità, evitando la frammentazione che può essere causata dalla proliferazione delle piattaforme e consente l’integrazione con i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) che aiutano a monitorare e gestire il traffico stradale, i sistemi di gestione del traffico ferroviario (TMS), i sistemi di gestione degli autobus (BMS) o i centri di controllo delle stazioni, contribuendo a ridurre il traffico nelle ore di punta.
In questo modo, fornisce alle autorità e agli operatori dei trasporti uno strumento fondamentale per governare la mobilità e comunicare in tempo reale con gli utenti e offre informazioni globali per il processo decisionale, la gestione degli incidenti, la previsione della congestione e degli ingorghi. Grazie a un’interfaccia web, consente anche la gestione remota dei centri di controllo e la manutenzione intelligente (che permette di prevedere gli interventi e ripianificare il traffico), oltre ad altri vantaggi.
“La nostra missione di esperti di tecnologie per le infrastrutture e i sistemi di trasporto è quella di contribuire con le nostre soluzioni a promuovere, attraverso l’innovazione e i progetti sviluppati con i nostri clienti, una nuova mobilità per i passeggeri e le merci, che a sua volta superi le sfide di sostenibilità che la nostra società deve affrontare. I fondi europei Next Generation rappresentano un’opportunità unica per promuovere la collaborazione tra pubblico e privato e per finanziare iniziative realmente trasformative a lungo termine”, afferma Berta Barrero, direttore generale Mobility di Indra.
Mobilità come servizio: la rivoluzione del pay-per-use
Una “piattaforma di piattaforme”, insieme a una soluzione di supporto all’utente che fornisce tutte le informazioni integrate sul telefono cellulare, oltre a nuove tecnologie per controllare l’accesso ai trasporti senza contatto (contactless) e senza contanti (cashless), utilizzando carte bancarie (EMV), NFC, QR o biometria, consentono di offrire una soluzione interoperabile e multimodale di Mobility as a Service (MaaS). Secondo Indra, questa gestione integrata nel cloud permetterebbe a tutti i tipi di amministrazioni locali e autorità di connettersi ai servizi dei gestori in un formato di licenza e infrastruttura pay-per-use, che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere la gestione della mobilità.
Ciò richiede anche un sistema di backoffice multimodale che integri tutte le logiche commerciali, i moduli antifrode, la condivisione dei ricavi di ogni viaggio tra i rispettivi operatori coinvolti e l’applicazione di sconti e incentivi all’uso. L’integrazione della blockchain può facilitare questo scambio di informazioni tra diversi operatori e garantirne l’integrità. Allo stesso modo, la sicurezza informatica è fondamentale in questo intero ecosistema connesso. Come spiegato nel Rapporto di Indra, tutte queste soluzioni consentono di passare a un trasporto pubblico più resiliente, ottimizzando la sua capacità per appiattire i picchi di domanda e generando nuovi canali di monetizzazione con servizi accessori che migliorano l’esperienza dell’utente.
Ridurre le emissioni di CO2: le soluzioni in campo
Per quanto riguarda i viaggiatori, questi sono alla ricerca di un viaggio senza barriere, multimodale, con informazioni in tempo reale sul loro cellulare sulle migliori alternative per il loro viaggio, compreso il flusso di viaggiatori previsto per ogni mezzo. Pertanto, la completa digitalizzazione dell’esperienza di viaggio e il miglioramento dell’esperienza dell’utente costituirebbero un grande impulso all’uso del trasporto pubblico, contribuendo a ridurre la congestione e le emissioni di CO2.
Anche la promozione di flussi più puliti e meno inquinanti e l’evitare la congestione per migliorare la qualità dell’aria sono elementi chiave del nuovo modello promosso da Indra. L’azienda indica come tendenze l’implementazione di zone a basse emissioni (LEZ) e la tariffazione dinamica (linee gestite) su strade ad alta frequentazione (in base al traffico, agli occupanti dei veicoli e alle loro emissioni, rilevate da diversi sensori), che è già in corso di attuazione negli accessi a numerose città europee e negli Stati Uniti. Infine, vista l’esplosione dell’e-commerce, che ha aumentato il trasporto di merci in autostrada e la domanda di trasporto dell’ultimo miglio, Indra propone di sfruttare la piattaforma integrata per rendere più efficienti le fasce di consegna, integrandole con l’incorporazione di droni dell’ultimo miglio e promuovendo la competitività della ferrovia per il trasporto porto-città.