Sustainability Management

Speziali, Omnisyst: trasformare i “rifiuti” in Valore ESG

Il ruolo strategico del digitale, la trasformazione di un adempimento in un vantaggio competitivo e i temi della responsabilità sociale e territoriale nella fornitura di servizi per le imprese con un modello che permette di individuare e adottare le scelte migliori in funzione delle esigenze dei clienti. Il valore della sostenibilità e dell’innovazione nella testimonianza di Ezio Speziali, Amministratore Delegato Omnisyst

Pubblicato il 12 Apr 2022

Ezio Speziali, Amministratore Delegato Omnisyst

Parlare di scelte sostenibili per le imprese significa, sempre di più, parlare di nuove forme di competitività. In poche altre situazioni si è assistito ad una convergenza di interessi tra diversi “attori”: consumatori e clienti sono sempre più attenti all’impatto ambientale e il mondo della finanza a sua volta che sceglie di premiare, grazie alle logiche ESG, le aziende più virtuose nel gestire il rapporto con l’ambiente.

In questo scenario alcune attività, tipicamente vissute come un adempimento o come un “peso”, si possono trasformare in un vantaggio, ovvero in un importante tassello che va a comporre il quadro di riferimento di un’azienda in ambito sustainability. Ed è proprio su questo passaggio da attività ambientali come adempimento ad attività ambientali come vantaggio competitivo che si colloca una realtà innovativa come Omnisyst. ESG360 si è confrontata con Ezio Speziali, Amministratore Delegato Omnisyst.

Come si posiziona Omnisyst in relazione alla necessità delle imprese di disporre di progetti indirizzati alla gestione dell’impatto ambientale?

Per comprendere meglio il nostro posizionamento, vorrei condividere i valori fondanti che hanno ispirato Omnisyst sin dalla sua nascita con una premessa: Omnisyst è stata pensata per assumere un significato rilevante e distintivo nell’ambito del trattamento dei rifiuti con un approccio attivo, propositivo e innovativo e non “solo” per “gestire questa importante esigenza”. Elemento fondante ben sintetizzato nel pay off del nostro Brand: “Il valore della responsabilità”.

E il tema della responsabilità è ancora più importante se lo mettiamo in relazione al contesto degli anni ‘90, dove le associazioni “spontanee” dedicate alla “gestione dei rifiuti” avevano molto spesso risvolti pesantemente negativi in termini di traffico illegale dei rifiuti stessi, di ecomafie, di sversamenti nell’ambiente, con conseguenze anche drammatiche come quelle che hanno prodotto fenomeni conosciuti come la Terra dei Fuochi e altri orrori.

Noi volevamo rappresentare un’altra realtà e dopo 20 anni di impegno sul campo abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e li mettiamo a disposizione delle imprese. E in questo caso parliamo di un impegno concreto sul campo e non solo di purpose. Sono in tanti oggi ad averlo o a dichiararlo sui temi della sostenibilità, ma la vera questione è verificarlo nei fatti. Cosa fanno? Come si impegnano? Che prove portano al loro purpose? Ed è qui che entra in campo il pragmatismo col quale rispondiamo alle domande che si pongono le aziende davanti al tema della sostenibilità e della gestione dei rifiuti.

Quali sono le risposte di Omnisyst?

Noi facciamo parlare i fatti e i fatti ci portano a gestire la transizione ecologica da una visione della sostenibilità vissuta come compliance a una visione che punta a creare un vero e proprio vantaggio competitivo. All’inizio del 2021, in piena pandemia, abbiamo affrontato il tema dei parametri ESG dalla nostra prospettiva. Ovvero abbiamo deciso di renderli un “Valore ESG” e non semplicemente un obbligo o una incombenza.

Come avete agito e che ruolo ha svolto il digitale?

Abbiamo creato un algoritmo proprietario per il monitoraggio della CO2 dei trasporti dei rifiuti a noi assegnati, e abbiamo reso i nostri clienti chiave Carbon Neutral, con una compensazione certificata. Abbiamo poi accelerato sulla Digital Trasformation e ora tutti i nostri clienti possono contare su una infrastruttura digitale abilitante di ultima generazione e interoperabile con altre piattaforme governative. Grazie anche a questa visione, negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una crescita costante di oltre il 15% l’anno.

Quali relazioni vedete oggi tra gestione della sostenibilità e il risk management (anche in termini garanzie di business continuity)?

Questo è un tema chiave a livello strategico perché impatta direttamente il concetto stesso di Valore d’Impresa. Sostenibilità e Risk Management non possono essere semplicemente in relazione, sono complementari e imprescindibili. Quindi devono essere affrontati con la logica dell’investimento e non del costo, perché rappresentano una garanzia per il futuro. Tutte le nostre politiche sono centrate sull’impegno nell’aiutare i nostri clienti ad abbassare i loro profili di rischio.

E lo possiamo fare credibilmente per molte ragioni a partire dalla nostra posizione di operatori indipendenti: noi non possediamo mezzi di trasporto né impianti di smaltimento. Abbiamo un network di 1.700 fornitori di eccellenza, profilati e monitorati, che ci consentono di affrontare il tema della Business Continuity con una massa critica molto rassicurante.

La selezione della filiera poi è un altro aspetto fondamentale della nostra organizzazione che si trasforma concretamente in garanzia per i nostri clienti. Ma voglio sottolineare un ulteriore elemento di riflessione che valorizza la relazione fra sostenibilità e risk management: indirizziamo i clienti più sensibili verso l’economia circolare, mettendoli nelle condizioni di riutilizzare i propri scarti invece di acquistare materie prime al momento più economiche.

Il risultato ci ha dato ragione e i Clienti che hanno affrontato questo percorso, hanno investito all’inizio ma ora sono favoriti rispetto ai continui aumenti delle materie prime. Per non parlare poi delle positive ricadute a livello di Brand Reputation sulla sostenibilità. Questo è un altro aspetto del nostro concetto di ‘’Valore ESG’’.

Come operate? Su quali ambiti e con quali modalità?

Innanzitutto partiamo dalla nostra collocazione nello scenario di mercato. La nostra peculiarità è che siamo operatori indipendenti. Non possediamo alcun impianto o mezzo di trasporto e questo ci rende super partes. Siamo cioè in grado di proporre ai nostri clienti le soluzioni che riteniamo migliori e più vantaggiose per loro, senza esser condizionati da vincoli di proprietà.

L’altro aspetto che caratterizza il nostro modo di operare è il “fine ultimo”. Noi realizziamo progetti ambientali personalizzati per ognuno dei nostri clienti e non semplicemente una ‘’ buona o ottima gestione’’ dei loro rifiuti industriali.

Ad oggi abbiamo 700 Clienti e solo nel 2021 abbiamo realizzato e portato a buon fine 350 progetti.

In queste attività si ritrova in pieno il concetto di ‘’Valore della responsabilità’’.

In termini di modalità operiamo con una logica di Outsourcing Strategico. A questo proposito voglio sottolineare che c’è una scuola di pensiero ben accreditata secondo la quale le Aziende dovrebbero affidare in outsourcing alcune attività critiche, complesse e molto tecniche quando queste sono lontane dal loro core business. Noi lo chiamiamo Valore Outsourcing Strategico proprio perché ci occupiamo noi di tutto questo assumendo un ruolo da Partner.

L’altra modalità è rappresentata dal nostro ‘’Waste Check up’’. Si tratta di un metodo proprietario che serve a creare le migliori condizioni per intervenire su una determinata situazione in uno specifico sito. Il nostro motto è ‘’Conoscere, per capire, per agire’’ e il Waste Check Up Omnisyst prevede 4 fasi: Analisi, Progettazione, Azione e Follow Up.

Se guardiamo infine agli ambiti in cui operiamo il nostro target è in realtà molto trasversale perché coinvolge le catene di fornitura di tutte le eccellenze produttive Italiane in svariati settori: dalla chimica al farmaceutico, dalla cosmetica all’agroalimentare, dalla meccanica all’elettronica, dal tessile alla moda. Ma ci sono continue richieste di progetti che provengono da altri settori e solo nel 2021 sono state oltre 100 le richieste da contatti spontanei.

Come vengono monitorati i risultati?

Quello dei dati e delle misurazioni è uno dei nostri cavalli di battaglia. Partiamo dalla convinzione che “Se non è misurabile, non esiste“. La consideriamo evidentemente come una provocazione, ma che definisce molto bene la mentalità Omnisyst: concetti forti e risultati misurabili. Il cuore del sistema è la piattaforma proprietaria web-based che sta anche alla base delle soluzioni che creano il ‘’Valore Digital Transformation Omnisyst’’.

Si tratta di una infrastruttura abilitante per i nostri clienti, che hanno sempre a disposizione i dati per le loro decisioni consapevoli. Come ad esempio il controllo preventivo e consuntivo di tutte le operazioni legate alla gestione dei rifiuti, che sono svariate e complesse. Noi le semplifichiamo e restituiamo ai nostri clienti dei quadri analitici e sintetici come la percentuale di rifiuti inviati al recupero in relazione a quelli inviati discarica o ancora meglio la diminuzione delle quantità a seguito delle azioni proposte nei progetti condivisi.

Come si “traducono” in risultati ESG?

Noi al momento ci occupiamo della “E”, Environmental, ambiente e ce ne occupiamo all’interno del concetto di ‘’Valore ESG’’, ma c’è un altro aspetto che attiene alla responsabilità sociale. Per noi, ‘’Valore della responsabilità” significa anche adoperarsi per far crescere la sensibilità e la reattività delle varie Industry alle tematiche ESG, non tanto per interesse personale quanto per interesse collettivo. E a questo proposito siamo impegnati in prima linea in attività divulgative, come ad esempio una serie di video tematici sul Valore ESG, realizzata in Partnership con Intermonte, la principale Investment Bank indipendente Italiana.

Quali sono le logiche e le modalità di reporting?

In primis, la logica è quella di condividere col Cliente gli obiettivi del progetto da realizzare insieme sulla base del Waste Check Up. Solo con obiettivi chiari e condivisi possiamo procedere in maniera precisa, trasparente e consapevole. Gli obiettivi più comuni sono relativi alla riduzione dei rifiuti, al riuso, riciclo e recupero, oltre a tutti gli aspetti di controllo documentali e amministrativi necessari al fine di rispettare gli aspetti imprescindibili previsti dalla legge. Ad esempio, la qualifica dei fornitori in “Eligendo e Vigilando”, e non ultimo ovviamente il controllo dello spending previsto. Le modalità di reporting sono rigorosamente digitali.

Vediamo nello specifico il ruolo del digitale

Se il Digitale rende possibile la semplificazione, il Digitale Omnisyst rappresenta una semplificazione della semplificazione. Un minimo di storia mi aiuta a contestualizzare questo tema.

Omnisyst nasce come Digital Company, ponendosi sul mercato come Outsourcer Strategico e di Garanzia, privo di asset materiali. Sin dagli inizi abbiamo scelto di operare con metodi innovativi nella gestione dei rifiuti industriali, assicurando, per conto dei nostri clienti, l’adempimento di tutte le operazioni necessarie, incluse quelle di data entry riguardanti gli innumerevoli adempimenti amministrativi imposti dalla legge. In pratica forniamo on-line tutti i servizi previsti dalle normative come ad esempio, la gestione dei registri di carico-scarico, stampa del formulario, interoperabilità con il Sistri, Compilazione e trasmissione MUD.

Queste incombenze sono in continua evoluzione e oggi, attraverso la nostra piattaforma interoperabile con i nuovi strumenti forniti dalla Pubblica Amministrazione, i nostri Clienti sono già operativi su una serie di attività. Ad esempio, il ViVifir (formulario elettronico), il controllo targhe Trasportatori e autorizzazioni (grazie all’interoperabilità con l’Albo Gestori), a cui si aggiunge, già in fase avanzata per la realizzazione dell’interoperabilità con il futuro sistema di tracciabilità Rentri, il sistema di tracciabilità elettronica voluto dal Ministero in sostituzione del Sistri abrogato qualche anno fa.

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