A novembre dello scorso anno, i sette progetti CleanTech selezionati nell’ambito del primo invito (2020) a presentare proposte del Fondo per l’innovazione dell’UE, avevano iniziato a predisporre le singole convenzioni di sovvenzione con l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA), organismo esecutivo del fondo che contava di completarle nel primo trimestre del 2022, così da consentire alla Commissione di adottare la relativa decisione di concessione e di iniziare a erogare le sovvenzioni.
Così è stato. Infatti, una settimana fa la Commissione ha firmato le convenzioni di sovvenzione per un importo di 1,1 miliardi di euro attraverso il Fondo per l’innovazione che, finanziato dai proventi della vendita all’asta delle quote di emissioni del sistema di scambio dell’UE (EU ETS), mira a fornire i giusti incentivi finanziari per incoraggiare le imprese e le autorità pubbliche a investire nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio di prossima generazione e a garantire alle imprese dell’UE una posizione pionieristica che le ponga all’avanguardia mondiale in queste tecnologie.
“Si tratta di un investimento intelligente nella decarbonizzazione e nella resilienza della nostra economia in quanto rafforza la nostra posizione di leader mondiali nel settore delle tecnologie pulite, crea posti di lavoro locali e contribuisce ad accelerare la transizione verde” dichiara Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo.
Il Fondo prevede l’erogazione di sovvenzioni anche di modesta entità. Il 31 marzo 2022, è stato lanciato il secondo invito a presentare proposte su piccola scala. Il nuovo invito fornirà finanziamenti per 100 milioni di euro a progetti con una spesa in conto capitale compresa tra 2,5 e 7,5 milioni di euro, nelle energie rinnovabili, nelle industrie ad alta intensità energetica, nello stoccaggio dell’energia e nella cattura, nell’uso e nello stoccaggio del carbonio. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 31 agosto 2022.
Più di un miliardo di euro nel Clean Tech per la neutralità climatica
Questi sette progetti mirano a ridurre le emissioni di oltre 76 Mt di CO2eq nei primi dieci anni di attività, utilizzando tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio su scala industriale, in settori chiave quali l’idrogeno, l’acciaio, le sostanze chimiche, il cemento, l’energia solare, i biocarburanti e la cattura e lo stoccaggio del carbonio. Di seguito, una breve descrizione di ognuno.
Nel porto di Anversa (Belgio), il progetto Kairos@C mira a creare la prima e la più grande catena di valore transfrontaliera di cattura e stoccaggio del carbonio per catturare, liquefare, trasportare e stoccare in modo permanente la CO2. Kairos@C consentirà la diffusione di diverse tecnologie pionieristiche che, combinate fra loro, possono evitare l’emissione nell’atmosfera di 14 Mt di CO2eq nei suoi primi dieci anni di attività.
In Svezia, il progetto BECCS mira a creare un impianto di bioenergia su vasta scala con cattura e stoccaggio del carbonio presso l’impianto esistente di cogenerazione a biomassa di Stoccolma. Combinando la cattura di CO2 con il recupero del calore, il progetto eviterà 7,83 Mt di emissioni di CO2eq durante i suoi primi dieci anni di attività, superando la quantità totale di emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla produzione di energia elettrica e termica del settore pubblico in Svezia nel 2018.
Sempre in Svezia, a Oxelösund e Gällivare, il progetto Hydrogen Breakthrough Ironmaking Technology (Hybrit) mira a rivoluzionare l’industria siderurgica europea sostituendo le tecnologie basate sui combustibili fossili con alternative climaticamente neutre quali la produzione e l’uso dell’idrogeno verde. Questo progetto può evitare l’emissione nell’atmosfera di 14,3 Mt di CO2eq nei suoi primi dieci anni di attività.
Situato a El Morell (Spagna), Ecoplanta fornirà un impianto commerciale primo nel suo genere per il mercato europeo, utilizzando rifiuti che altrimenti finirebbero in discarica. L’impianto produrrà 237 kt/anno di metanolo, recuperando così il 70% del carbonio presente nei materiali non riciclabili. Il progetto eviterà l’emissione di 3,4 Mt di CO2eq nei suoi primi dieci anni di attività.
Il programma K6 a Lumbres (Francia) mira a produrre il primo cemento neutro in termini di emissioni di carbonio in Europa, divenendo un progetto rappresentativo per l’industria del cemento a livello mondiale e sostenendo la transizione verso l’energia pulita di un settore difficile da decarbonizzare. Il progetto utilizzerà una combinazione su scala industriale unica nel suo genere, che associa un forno ermetico ad una tecnologia criogenica di cattura del carbonio con stoccaggio, nel Mare del Nord, di CO2 che altrimenti verrebbe emessa nell’atmosfera. Questo progetto eviterà l’emissione di 8,1 Mt di CO2eq nei suoi primi dieci anni di attività.
In Italia, più precisamente a Catania, il progetto TANGO svilupperà una linea pilota su scala industriale per la produzione di moduli fotovoltaici innovativi e ad alte prestazioni. Il progetto moltiplicherà la capacità di produzione per 15 passando da 200 MW a 3 GW all’anno ed eviterà fino a 25 Mt di emissioni di CO2eq nei suoi primi dieci anni di attività; inoltre, rafforzerà la catena del valore nel settore europeo del fotovoltaico.
Presso la raffineria di Porvoo (Finlandia), il progetto “Idrogeno sostenibile e recupero del carbonio” (SHARC) ridurrà le emissioni di gas a effetto serra passando da una produzione di idrogeno basata su combustibili fossili ad una produzione di idrogeno rinnovabile (per elettrolisi) e con tecnologia di cattura del carbonio. Nei suoi primi dieci anni di attività il progetto SHARC eviterà l’emissione di oltre 4 Mt di CO2eq.
Il terzo invito
Risale al 12 luglio il terzo round che prevede un finanziamento di 1,8 miliardi di euro per 17 progetti innovativi di clean tech su larga scala, finanzaiti dall’innovation fund. I fondi serviranno per portare tecnologie innovative nel campo dell’industria dell’energia, dell’idrogeno, delle energie rinnovabili, per lac attura di Co2 e per le infrastrutture di stoccaggio, oltre che per la manifattura di di strumenti chiave per lo stoccaggio di energia e le rinnovabili. I progetti selezionati riguardano la Bulgaria, la Finlandia, la Francia, la Germania, l’Islanda, l’Olanda, la NOrvegia, la Polonia e al Svezia.
“Questa iniziativa supporta i business innovativi in tutta Europa per sviluppare le tecnologie d’avanguardia di cui abbiamo bisogno per la transizione verde – spiega il vice presidente esecutico della Commissione Europea Frans Timmermans – L’Innovation Fund è uno strumento importante per scviluppare innovazioni sull’idrogeno rinnovabile e altre soluzioni rivolte all’industria europea. Comparato con il primo round di finanziamenti, i fondi disponibili sono cresciuti del 60%, consentendoci di raddoppiare il numero di progetti supportati. Si tratta di una importante accelerazione per la decarbonizzazione dell’industria ‘energy intensive’ nell’Unione Europea”.
I 17 progetti sono stati selezionati tra quelli della seconda call per le iniziative su larga scala, e valutati da esperti indipendenti sulla base della loro capacità di ridurre le emissioni di gas serra rispetto alle tecnologie tradizionali, e di innovare rispetto alla situazione attuale, pur essendo sufficientemente mature per essere sviluppate. Si tratta di progetti che coprono una vasta porzione di settori, come la produzione, la distribuzione e l’utilizzo di idrogeno verde, la produzione di idrogeno a partire dai rifiuti, l’eolico off-shore, la prodzione di moduli fotovoltaici, lo storage e il riciclo di batterie, la cattura e lo stoccaggio di anidride carbonica, i carburanti sostenibili per l’aviazione, e i biocarburanti avanzati. Insieme, questi progetti consentiranno potenzialmente di risparmiare 136 milioni di tonnellate di Co2 nei loro primi dieci anni di attività.
Oltre a questo, spiega la Commissione Europea, In addition, ci sono ancora più di 20 progetti promettenti ma non ancora sufficientemente maturi per un finanziamento che saranno pre-selezionati per progetti di assisitenza allo sviluppo da parte della European Investment Bank, che saranno annunciati entro la fine del 2022.
(Aggiornato il 10 ottobre 2022)
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