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Harris, Trump, Food e Climate: quali prospettive per l’ESG



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Dagli “aggiustamenti” alla politica monetaria alla sfida per le presidenziali degli Stati Uniti tra Kamala Harris e Donald Trump: le incertezze e le trasformazioni del mondo ESG nell’analisi a cura di Marie Lassegnore, CFA, Head of Financial & Extra-Financial Analysis, Crédit Mutuel Asset Management

Pubblicato il 26 set 2024

Marie Lassegnore

CFA, Head of Financial & Extra-Financial Analysis, Crédit Mutuel Asset Management



Crédit Mutuel AM_M. Lassegnore 2024
Marie Lassegnore, CFA, Head of Financial & Extra-Financial Analysis, Crédit Mutuel Asset Management

Sui mercati finanziari il tempo non si è fermato quest’estate: “è arrivato il momento di aggiustamenti alla politica monetaria”. Negli Stati Uniti il taglio dei tassi di settembre ha già iniziato a orientare i mercati per la fine dell’anno. Questo annuncia un riposizionamento del mercato verso aziende difensive e quelle correlate negativamente ai movimenti dei tassi d’interesse.

Questi aspetti si devono leggere anche in relazione all’ascesa nei sondaggi di Kamala Harris come possibile futuro Presidente degli Stati Uniti. Questa tendenza è da leggere come favorevole alla sfera ambientalista, mentre la popolarità di Donald Trump suggerisce una prospettiva di deregolamentazione delle industrie inquinanti e l’uscita dagli accordi internazionali.

Una posizione pragmatica sulla transizione energetica

Kamala Harris sta guidando una nuova proposta, capitalizzando una responsabilità pragmatica impegnata a difesa dell’ambiente, con un posizionamento più a favore delle aziende rispetto ai democratici progressisti. Questo suggerisce la possibilità che possa giocare un ruolo chiave nella leadership americana sulla transizione energetica, affrontando le strozzature presenti nel Green New Deal. In questo scenario, il settore petrolifero sarebbe il più colpito.

Insieme, questi due fattori negli USA rappresentano stimoli positivi per le aziende che offrono soluzioni a favore del clima e della natura (Cleantech e climatech), che saranno favorite da tassi inferiori per reimpiegare i finanziamenti con l’obiettivo di accelerare i loro sforzi. Inoltre, in un contesto generale di crescita debole, ciò avvantaggerà le aziende che offrono prodotti e servizi tecnologici digitali in grado di migliorare la competitività nei vari settori, da un punto di vista economico e della gestione delle risorse naturali o dell’energia.

Una posizione favorevole per le aziende food

Infine, le aziende del settore food/agricolo che investono nei miglioramenti dei rendimenti dei raccolti (fornitori di sementi di alta qualità resistenti ai parassiti e alla mancanza d’acqua, l’agricoltura di precisione, i sistemi d’irrigazione e di trattamento delle acque, in generale un’agricoltura più sostenibile) sono anch’esse al momento in una posizione favorevole in questo contesto di mercato.

Il finanziamento di questo settore è ancora più importante considerando che le siccità causate dal prolungato episodio di El Nino stanno avendo un impatto più a lungo termine in diverse parti del mondo. Si prevede che la situazione diventi particolarmente critica nei prossimi mesi e aggraverebbe una crisi alimentare già drammatica. Ad esempio, il 17% della popolazione in Sudafrica necessita di aiuti alimentari e lo Zimbabwe, la Zambia e il Malawi hanno dichiarato lo stato di emergenza per carestia. In Europa, i rendimenti agricoli sono stati anch’essi colpiti con, ad esempio, un calo nella produzione di uva nel sud della Spagna di oltre il 40% rispetto alla media degli ultimi 30 anni a causa della siccità. In Francia, le piogge invernali hanno avuto un impatto notevole sulla produzione di grano tenero, che è prevista in calo del 15-17% rispetto al 2023.

I segnali visibili di una pressione crescente sulla nostra offerta di cibo e quindi indirettamente sulla difesa e ripristino della natura sono sempre più centrali nel campo dell’adattamento al cambiamento climatico e rappresentano il cuore dei futuri dialoghi internazionali alla COP16 sulla biodiversità che si terrà alla fine di ottobre in Colombia e alla COP29 sul clima che è in programma a novembre in Azerbaijan.

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